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Recensione mostra: Il dono della massa

Raccontare il bosone di Higgs al pubblico attraverso uno sguardo evocativo e metaforico. Questa la missione di Il dono della massa, installazione interattiva dell'INFN.
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Raccontare il bosone di Higgs al pubblico del Festival della Filosofia e farlo attraverso uno sguardo artistico, evocativo e metaforico. Questa la missione de Il dono della massa, installazione interattiva dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), inaugurata il 14 settembre scorso in occasione del Festival Filosofia 2012, dedicato al tema delle «cose».
“Il bosone di Higgs si sposa perfettamente con il tema di quest'anno del Festival – ha affermato all'inaugurazione Antonio Masiero, vicepresidente di INFN – perché il bosone di Higgs è proprio il responsabile della sostanza, della vita, della massa e dell'esistenza di tutte le cose che ci circondano”.

Un'immagine di un pannello esplicativo della mostra Il dono della Massa dell'INFN a Modena (Foto: Enrico Bergianti)

La mostra è collocata nella Chiesa di San Nicolò a Modena. Un luogo abbastanza piccolo e buio, ma perfettamente funzionale per gli scopi: l'idea è infatti quella di ambientare l'esperienza de Il dono della massa negli istanti immediatamente successivi al Big Bang.
L'installazione è costituita da due grandi maxischermi che mostrano una bizzarra danza di «pallini» grigi che può vagamente richiamare una televisione priva di segnale. Sotto gli schermi è collocato un palco: appena il visitatore vi sale sopra può notare che in corrispondenza della propria ombra si crea una figura colorata e indistinta. Man mano che il visitatore passeggia e si avvicina allo schermo, che simula il campo di Higgs prodotto dal bosone, la figura si modella sempre di più e assume la forma del corpo del visitatore, ne ricalca l'aspetto e ne segue i movimenti. Così agisce il bosone di Higgs nella mostra
: il rigore della fisica e la difficoltà dei calcoli qui lasciano il posto a un'esperienza più estetica che razionale.
 
La figura che assume massa richiama proprio l'azione del bosone di Higgs che dà corpo e massa alle altre particelle e quindi a tutto ciò che ci circonda. Secondo gli ideatori e i curatori questa immagine metaforica del bosone di Higgs è il messaggio chiave della mostra: “Nell'installazione, il bosone di Higgs non viene spiegato in modo rigoroso, ma punta a essere evocato in chiave metaforica attraverso un'esperienza in prima persona compiuta dal visitatore”, spiega Vincenzo Napolano dell' Ufficio Comunicazione dell'INFN, che, insieme alla collega Antonella Varaschin, è stato l'ideatore della mostra.

Un'altra immagine dell'installazione interattiva Il dono della massa dell'INFN, in esposizione a Modena (Foto: Enrico Bergianti)

Gli artisti che hanno concretamente realizzato l'installazione interattiva si sono trovati a maneggiare concetti molto complessi. “Come artista ho trovato estremamente stimolante confrontarmi con argomenti così oscuri”, chiarisce Stanis Cantono di Ceva, videomaker e visual artist di embrio.net, agenzia che ha realizzato l'installazione insieme all'artista e fotografo Paolo Scoppola. “Collaborare con i fisici di INFN è stato molto interessante, ci hanno lasciato mano libera e abbiamo interagito in modo veramente proficuo”, afferma Cantono di Ceva.
 
Il Festival della Filosofia si è chiuso domenica 16 settembre, ma per tutti coloro che volessero fare una breve e metaforica passeggiata nel campo di Higgs, Il dono della massa è aperto fino al 6 ottobre prossimo con i seguenti orari: da lunedì a venerdì su prenotazione, il sabato e la domenica ingresso libero dalle 9 alle 19.
Il dono della massa sarà presente anche al Festival della Scienza di Genova e rimarrà nel capoluogo ligure dal 25 ottobre al 4 novembre 2012.
Altre repliche saranno organizzate successivamente. Informazioni e aggiornamenti sulle date e luoghi della mostra, si possono trovare nella pagina dedicata all'installazione sul sito dell'INFN.

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