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L'evoluzione dei violini

La storia della musica è scritta anche nella forma degli strumenti, ecco come un botanico ha provato a studiare violino, viola e violoncello.
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Secondo molti scienziati l'evoluzione culturale dell'uomo presenta alcune analogie con quella degli esseri viventi. In entrambi i casi, infatti, sono in gioco delle informazioni che vengono trasmesse e che si modificano nel tempo. Per questo motivo, anche se gli strumenti musicali non sono ovviamente degli esseri viventi, in quanto prodotto dell'evoluzione culturale possono essere studiati con alcuni degli strumenti che utilizzano i biologi. Per esempio Dan Chitwood, botanico del Donald Danforth Plant Science Center in Missouri (USA) ha voluto provare a seguire l'evoluzione di violini, viole e violoncelli osservando il cambiamento della loro forma nel tempo, proprio come avrebbe fatto per studiare come le cambia la forma delle foglie in una famiglia di piante. Ma se al laboratorio di Chitwood i cambiamenti nella forma delle foglie servono a comprendere l'adattamento delle piante ai cambiamenti climatici, con la famiglia dei violini le cose sono molto diverse. Dimmi che forma hai e ti dirò da dove vieni La maggior parte delle variazioni che rendono immediatamente distinguibile lo stile di un liutaio da quello di un altro non influiscono in alcun modo sulla qualità del suono, quindi non è al lavoro un meccanismo analogo alla selezione naturale, dove "sopravvivono" gli strumenti più funzionali. I software per le analisi morfometriche applicati alla forma dei violini riconoscono tuttavia che cambiamenti degli ultimi quattro secoli si possono correlare sia al periodo storico in cui il violino è stato prodotto, sia alla località geografica. Secondo Chitwood il processo che ha permesso a questi stili di affermarsi è più simile (sempre forzando un po' il paragone con la biologia) alla deriva genetica: nella stessa bottega, da maestro ad apprendista (e non di rado di padre in figlio) emergono e si fissano alcuni tratti che definiscono uno stile. Poi entra in gioco la trasmissione culturale, in questo caso per imitazione: in altre botteghe, magari in altre città, quello stile può essere copiato oppure preso come base per introdurre nuove varianti. Provando a disegnare una specie di albero evolutivo dei violini in base alla somiglianza tra le loro forme,  si vede infatti che esistono quattro principali rami riconducibili ai liutai più celebri.
 Immagine: Dan Chitwood, 2014, PloS One
Per il suo lavoro, pubblicato questo mese sulla rivista PloS One, lo scienziato (appassionato di musica) ha selezionato le immagini di oltre 9000 strumenti tra i più famosi, archiviate da un sito di aste specializzato. Queste immagini sono poi state elaborate con un programma che distingue il contorno delle forme e lo definisce in termini matematici. Infine ha analizzato questo database con un programma di statistica ben conosciuto da tutti i biologi del mondo, R. Che gli storici della musica debbano cominciare a chiedere la consulenza degli scienziati? Immagine in apertura e immagine box: Dan Chitwood
evo violini evidenza
evo violino box
journal.pone.0109229.g006

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