Radiotelescopio da record
FAST ha trovato dimora in una conca naturale immersa nel verde delle montagne di Pingtang, nella provincia cinese sud-occidentale di Guizhou, scelta per la sua proprietà di schermare naturalmente le interferenze radio. L'idea di costruire il più grande radiotelescopio del mondo è nata nel 1994 ma è stata approvata solo 13 anni dopo dalla Commissione nazionale per lo sviluppo. La costruzione vera e propria ha avuto inizio nel 2011 e si è conclusa cinque anni dopo, non senza qualche disagio per gli abitanti del posto. Nonostante la zona sia lontana da grossi centri abitati, infatti, le autorità cinesi hanno disposto il trasferimento degli oltre 8.000 abitanti dei villaggi limitrofi al telescopio, per garantire il silenzio radio nel raggio di almeno 5 km. Ogni interferenza radio, sostengono gli scienziati cinesi, potrebbe infatti falsare le misurazioni di FAST.
Il luogo dove è stato costruito FAST, una conca tra le montagne del Pingtang, funge da barriera naturale contro le interferenze radio. (Immagine: fast.bao.cn)
Il radiotelescopio FAST, con i suoi 500 metri di diametro, ha rubato il record a quello di Arecibo, nell'Isola di Porto Rico, che di metri ne misura "solo" 300. Si tratta di un aumento di dimensioni importante, in quanto permetterà a FAST di scrutare una porzione di universo doppia rispetto ad Arecibo e di captare onde radio con un potere risolutivo decisamente maggiore.
Una partenza un po' accidentata
Una delle caratteristiche peculiari di FAST sta nei pannelli riflettori che compongono l'enorme parabola. Se ne contano 4273 di forma triangolare e altri 177 di forma speciale. Quello che però ha sollevato qualche dubbio nella comunità scientifica non è tanto il numero di questi pannelli, ma la capacità di alcuni di essi di essere alzati e rutotati grazie a 2225 attuatori.
FAST è composto da oltre 4000 pannelli triangolari, molti dei quali in grado di spostarsi di metri per migliorare la qualità del segnale captato. Asso nella manica o un'enorme difficoltà tecnica? (Immagine: fast.bao.cn)
La tecnologia non è nuova ed era già stata applicata al telescopio Green Bank, in West Virginia, per aumentare la qualità del segnale captato. In questo caso, però, i pannelli si potevano spostare solo di alcuni centimetri, mentre nel caso di FAST lo spostamento è dell'ordine dei metri. Decisamente una sfida tecnica impegnativa, secondo gli stessi astronomi che stanno lavorando al progetto, in quanto solo nel mese di funzionamento di prova di FAST sono stati riscontrati diversi problemi proprio negli attuatori incaricati di muovere i pannelli e a farne le spese potrebbe essere l'affidabilità delle misurazioni. Una volta messo a punto ogni dettaglio tecnico, tuttavia, FAST promette di essere uno strumento in grado di rivoluzionare l'astronomia moderna. Le aspettative nei suoi confronti non mancano. Il radiotelescopio potrà rilevare l'idrogeno neutro nella Via Lattea, osservare stelle di neutroni, pulsar deboli e studiare le caratteristiche delle galassie lontane. Gli stessi astronomi cinesi hanno riportato che, durante i primi test, FAST ha captato segnali radio provenienti da una pulsar lontana oltre mille anni luce dalla Terra.
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