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Formule di struttura: con quale metodo costruirle?

Rosanna ha trovato indicazioni diverse per costruire le formule di struttura dei composti e vuole sapere qual è il metodo corretto.
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Rosanna ha scritto: Salve professoressa, ho dei dubbi riguardo la rappresentazione delle formule di struttura. Nel libro c'è scritto che per scrivere le formule di struttura, bisogna seguire i seguenti passi.
  • Si scrive lo scheletro della molecola posizionando i simboli degli elementi costituenti il composto in modo da mostrarne la collocazione nella molecola; per far ciò va tenuto presente che l’idrogeno è sempre terminale; l’atomo centrale è, in genere, quello a più bassa elettronegatività.
  • Si contano gli elettroni di valenza degli atomi nella molecola e si divide il risultato per ottenere il numero di coppie elettroniche da distribuire tra gli atomi della molecola.
In un altro libro invece ho trovato quanto segue. Per gli ossidi: essendo composti ionici, si scrive il simbolo del metallo e dell'ossigeno mettendo in evidenza la carica ionica (es. Na2O la formula di struttura è 2 Na+ O2-) Per le anidridi: si lega il non metallo ad un atomo di ossigeno con un doppio legame...se il non metallo ha completato l'ottetto allora formerà legami dativi con gli altri atomi di ossigeno altrimenti se non ha completato l'ottetto formerà con essi altri doppi legami. Se gli atomi di non metallo sono due, questi vanno legati tra di loro tramite l'ossigeno. Acidi ossigenati: si scrive il non metallo e ad esso si legano tanti gruppi OH quanti sono gli atomi di idrogeno....poi gli atomi di ossigeno rimanenti si legano al non metallo con un legame dativo se questo ha raggiunto l'ottetto, altrimenti con un doppio legame. Quali dei due metodi è corretto? Spero mi possa aiutare. Ecco la risposta: Il primo metodo che citi è il più generale e si può applicare a qualsiasi tipo di molecola, organica o inorganica che sia; l’unico vincolo è che il composto di cui si deve scrivere la formula di struttura sia costituito di molecole e non di ioni. Il secondo metodo è valido invece per i composti inorganici e indica in modo semplificato i passaggi per scrivere la formula di struttura dei vari tipi di composti. Se, tuttavia, provi a scrivere la formula di struttura di un composto molecolare inorganico seguendo prima un metodo e poi l’altro, puoi renderti conto che approdi allo stesso risultato. Per esempio, l’acido perclorico ha formula HClO4. Seguendo il primo metodo, devi partire dal simbolo del cloro, che è meno elettronegativo dell’ossigeno, e ad esso devi legare i 4 atomi di ossigeno; l’idrogeno può essere solo terminale e, come nella quasi totalità degli ossiacidi, va legato all’atomo di ossigeno. Se ora conti gli elettroni di valenza, che sono 7 per il cloro, 6 per ogni atomo di ossigeno e 1 per l’idrogeno, ottieni 32 elettroni da distribuire con 16 coppie elettroniche. Quattro coppie servono per formare i legami covalenti tra l’atomo di cloro e i 4 atomi di ossigeno, una coppia serve per legare l’atomo di idrogeno a uno degli atomi di ossigeno e le restanti 11 coppie vanno distribuite intorno agli atomi di ossigeno per completare i loro ottetti. Seguendo il secondo metodo, all’atomo di cloro devi legare un gruppo OH con un legame covalente normale; così facendo il cloro completa il proprio ottetto. Gli altri 3 atomi di ossigeno vanno quindi uniti al cloro con un legame dativo. La formula di struttura che si ottiene, più dettagliata in un caso e meno nell’altro, è comunque la stessa, ed è la seguente:

chimica HClO4

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