ln K2 – lnK1 = ΔH°/R · (1/T1 – 1/T2)
che è valida se le variazioni di temperatura non sono troppo grandi, così che si possano considerare circa costanti i valori di ΔH° e ΔS° della reazione. Conoscendo il valore di ΔG° a 25 °C, a partire dalla relazione ΔG° = - RTln K, è possibile ricavare il valore di ln K1, dove K1 è la costante di equilibrio della reazione a 25 °C:ln K1 = -ΔG° / RT
Rielaborando la relazione iniziale e sostituendo i valori numerici si ottiene quanto segue:ln K2 = lnK1 + ΔH°/R · (1/T1 – 1/T2)
ln K2 = -ΔG° / RT + ΔH°/R · (1/T1 – 1/T2)
R = 1,987·10-3 kcal/(mol K) T1 = 298 K T2 = 323 K
ln K2 = 3,00 / (1,987·10-3 · 298) – (23,99/1,987·10-3) · (1/298 – 1/323) = 1,93
K2 = ex = 6,89
L’espressione della costante di equilibrio per la reazione A → B è K = [B]eq / [A]eq; quindi6,89 = [B]eq / [A]eq
Se [A]eq vale 1,00 mol/L, [B]eq vale 6,89 mol/L; poiché il rapporto di reazione tra A e B è 1 : 1, sappiamo che [A]in vale [A]eq + [B]eq, cioè (1,00 + 6,89) = 7,89 mol/L. La percentuale di conversione di A in B a T = 50,0 °C, pertanto, diventa:([B]eq / [A]in) · 100 = (6,89 mol/L / 7,89 mol/L) · 100 = 87,3%
In conclusione, la percentuale di conversione di A in B a T = 50,0 °C risulta pari a 87,3%.