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I dati non bastano, bisogna raccontarli

Come si fa a trasmettere una visione del mondo basata sui fatti e sui numeri, anziché sui miti? Hans Rosling, un autorevole statistico svedese, ha fatto di questa missione una ragione di vita, tanto che da anni gira il mondo dando i numeri.
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Tutti chiedono e danno numeri, ma i dati da soli non dicono quasi nulla. Anzi, confondono, se non sono raccontati molto bene. Forse il migliore raccontatore di dati in cui mi sono imbattuta finora si chiama Hans Rosling: è uno statistico medico svedese, la cui ragione di vita è spiegare che cosa significano i dati alle persone comuni, gli insegnanti e agli studenti. Per farvi un’idea di che tipo è e di che cosa fa, cominciate a guardare questo video, in cui Rosling racconta 200 anni di progressi dell’aspettativa di vita in 200 paesi, in poco più di 4 minuti:

“Combattere i miti più devastanti creando una visione del mondo basata sui fatti e comprensibile a tutti” è la missione di Gapminder.org, la Fondazione creata da Rosler nel 2005 insieme al figlio Ola e alla nuora Anna. Rosler è professore di salute internazionale presso l’autorevolissimo Karolinska Institute di Stoccolma, ma evidentemente il lustro della grande accademia non gli bastava. Voleva che i suoi numeri parlassero. Nella piccola impresa familiare non profit, il figlio e la nuora hanno curato lo sviluppo del software e la grafica che permettono di visualizzare i dati, mentre Rosler ha elaborato le statistiche, provenienti da grandi centri di ricerca, ma soprattutto ha sviluppato una capacità straordinaria e quasi istrionica di raccontarli.
 
Gapminder ha già ricevuto un numero di premi superiore ai suoi 6 anni di vita. Rosler è stato ospite della BBC e di molte altre televisioni internazionali, e ha dato parecchie conferenze TED. La televisione svedese gli ha perfino dedicato un documentario, “Rosler’s World” (lo si può vedere con i sottotitoli in inglese):

Uno degli scopi principali di Gapminder è aiutare gli insegnanti a usare in classe le risorse sviluppate dalla Fondazione. L’obiettivo è fornire agli studenti una visione del mondo basata sui fatti piuttosto che sui miti. La parte del sito dedicata agli insegnanti è una vera miniera d’oro. C’è per esempio una guida per una lezione sui 200 anni di sviluppo che hanno cambiato il mondo. Ma girando sul sito c’è da diventare matti dall’entusiasmo per quello che si può fare con questo materiale prezioso, scaricabile liberamente e utilizzabile anche senza bisogno di essere connessi a Internet. Sarebbe bello che a qualcuno venisse voglia di tradurre almeno in parte queste risorse, in modo da renderle disponibili a molti più insegnanti e studenti. Comunque non mi farei fermare dalla lingua: le immagini dicono molto e l'inglese di Rosling è semplice da seguire.
 
Hans Rosling ha una passione che condivido: è un fan della lavatrice. Se oggi ho potuto scrivere questo post è anche perché non ho dovuto occupare il mio tempo a lavare panni, spaccandomi la schiena su un lavatoio come accadeva quotidianamente alle nostre nonne o bisnonne meno di un secolo fa. Vi chiederete che cosa c’entra questo con i numeri e le statistiche di Gapminder. C’entra moltissimo. Per convincervene guardate questo video (con i sottotitoli in italiano), e poi ditemi se anche voi non amate quella macchina coll’oblò, che ha sostituito da sola il lavoro pesantissimo di centinaia di milioni, forse un miliardo di donne. Ma ci sono ancora troppi miliardi di donne che non ce l’hanno: riusciremo a farla avere anche a loro?

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