Ignáz Semmelweis (Wikipedia)
Malattie associate a rialzi della temperatura corporea sono descritte fin dall’antichità. Oggi sappiamo che combattere un’infezione fa aumentare il tasso metabolico di base, ovvero la quantità di energia necessaria a riposo per unità di tempo, e ciò fa crescere la temperatura. La febbre aiuta a rendere il corpo un ambiente inospitale per i microscopici invasori e per la loro moltiplicazione, sensibile al calore. Da quando misuriamo la febbre? Il primo termometro è messo a punto dal medico veneziano Santorio Santorio nel ‘600. Galileo, nella vicina Padova, ha fabbricato da poco il termoscopio, uno strumento che permette di misurare il caldo e il freddo. Santorio, per cui la misura di ogni fenomeno corporeo è una costruttiva e simpatica ossessione, aggiunge al termoscopio una scala graduata, divisa in uguali unità fra la temperatura della neve e quella della fiamma di una candela. Nasce così il primo termometro clinico.












