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Biologia e dintorni

Le farfalle nello spazio e le lezioni del Dr. Cassius Bordelon

"Scoprire la biologia e la medicina divertendosi" potrebbe essere il motto di BioEdOnline e K8 Science, i due siti educativi pluripremiati del Baylor College of Medicine.
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Avete sentito parlare del progetto “Farfalle nello spazio”? Guardate qui:
 

 
 
“Butterflies in Space” si è svolto fra novembre e dicembre 2009. I ragazzi delle scuole sono stati invitati a osservare la nascita e la crescita delle farfalle, portate all’interno della Stazione spaziale internazionale, attraverso le foto e i video inviati quotidianamente dallo spazio. Ma la cosa più stimolante è che i ragazzi hanno partecipato direttamente all’esperimento, allevando a casa o in classe altre farfalle e confrontando il processo di sviluppo con quello degli esemplari in orbita. All’esperimento, nato dalla collaborazione fra istituzioni come la NASA e il Baylor College of Medicine di Huston, hanno partecipato oltre 170.000 studenti e quasi 3000 insegnanti in 23 paesi (spero anche qualche classe italiana).
 
Ho scoperto l’esistenza di questo esperimento (in ritardo, purtroppo!) su BioEd Online e K8 Science, due siti pluripremiati che vi consiglio vivamente di esplorare. Realizzati entrambi da un gruppo di educatori e scienziati del Baylor College of Medicine, i due siti aiutano gli insegnanti a trovare informazioni aggiornate e affidabili e offrono un mare di materiali didattici (quasi un centinaio di video presentazioni su temi di attualità, strategie e dimostrazioni didattiche; un migliaio circa di PowerPoint scaricabili annotati; notizie di biologia; podcast; corsi online; forum per discutere e molto altro). I contenuti sono ordinati per argomento, tipo di risorsa e in certi casi per età o livello di studio. BioEd Online è pensato per ragazzi un po’ più grandi, mentre K8 si rivolge soprattutto ai bambini delle elementari (ma a mio avviso si trovano cose utili e divertenti per tutte le età in entrambi i siti).
 
In K8Science c’è una serie di video, The body explained, che spiegano in maniera piuttosto spiritosa come funziona il nostro corpo. I video sono a cura del Dr. Cassius Bordelon, PhD (il nome è buffo e sembra inventato, ma è verissimo: il Dr. Cassius Bordelon è un emerito professore di anatomia del Baylor College). Ecco qua le traduzioni e i link ai video:
 
Che cosa causa il singhiozzo?
“Al solo pensiero mi viene da saltare sulla sedia. Che cosa causa il singhiozzo?
Provate a pensare come siete tesi quando vi arrabbiate.
Beh, la stessa cosa succede quando a irritarsi è il diaframma, il muscolo con cui respiriamo, causando uno spasmo. Il diaframma si affida a una serie di scossoni per liberarsi dalla cosa che lo sta irritando: la conseguenza è o il vomito o il singhiozzo.
Per fermare il singhiozzo la gente crede in metodi come tenere il respiro, trovare qualcuno che ti fa prendere uno spavento o bere acqua in posizioni impossibili. Ma io ho trovato che un cucchiaio di zucchero è l’unico metodo provato per liberarsi del singhiozzo. Nessuno mi ha mai preso per Mary Poppins, ma, ehi, funziona!”
 
Perché le orecchie schioccano?
“La domanda mi fa venire mal d’orecchio. Perché le nostre orecchie schioccano quando viaggiamo in aereo? Siete tutti eccitati all’idea del vostro viaggio, fino al momento in cui l’aereo decolla e di colpo (“pop”) non sentite più molto bene. Che cosa succede? Il timpano, la piccola membrana che separa l’orecchio esterno da quello medio ha una reazione un po’ strana. Al decollo la pressione dell’aria diminuisce: il timpano è spinto verso l’esterno, i suoni sono distorti e in certi casi le persone provano dolore all’orecchio. La buona notizia è che il problema si può risolvere rapidamente aprendo bene la bocca o masticando una gomma. Facendo una qualunque di queste due cose aprirà le tube di Eustachio (la password è Eustachio) che si estendono dal lato interno del timpano alla gola. L’apertura delle tube di Eustachio annullerà la differenza di pressione e eliminerà ogni disagio. La prossima volta che volate nei cieli cominciate a masticare una gomma prima che le orecchie inizino a schioccare!”.
 
Perché arrossiamo?
“La lettera che sto leggendo mi fa una domanda che mi fa arrossire. Perché diventiamo rossi? La gente arrossisce quando è sorpresa, imbarazzata o arrabbiata. Il corpo reagisce a queste situazioni facendo affluire il sangue alla faccia, alle orecchie e al collo. È probabile che la capacità di arrossire si sia evoluta all'epoca in cui gli esseri umani potevano comunicare le loro sensazioni ed emozioni soltanto a base di versi e di gesti. Gli unici che (in apparenza) non diventano rossi sono i mimi. L’unica cosa veramente problematica dell’arrossire è che non si può proprio controllare. In effetti quando uno non vuole arrossire dà il peggio di sè, da questo punto di vista”.
 
Perché quando mangiamo il gelato a volte ci viene il mal di testa? La risposta del dottor Bordelon si trova in questo video, dal canale del Baylor College su Youtube (con sottotitoli in inglse automatici, non molto precisi, ma comunque un aiuto). 
 

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