La riproduzione e la deposizione delle uova dei granchi a ferro di cavallo a giugno in Delaware (foto USFWS).
Una volta prelevato il sangue, gli amebociti vengono separati dal siero mediante centrifugazione e sono quindi posti in acqua distillata, che li fa gonfiare e scoppiare per lisi. Questo procedimento rilascia le sostanze chimiche dall'interno della cellula (il "lisato"), che viene quindi purificato e liofilizzato. Durante il test LAL un campione che potrebbe contenere endotossine batteriche viene miscelato con questo lisato e acqua: se le endotossine sono presenti si verifica la coagulazione. Tutto questo risparmia miliardi di vite umane, ma ha un sapore un po’ vampiresco e medievale. Ogni anno circa 500.000 granchi sono sottoposti a questa procedura. Dopo il prelievo gli animali rimessi in acqua sembrano essere più lenti e letargici di quelli a cui non hanno tolto il sangue, e si stima che circa il 15% muoia. Fra l’altro, se i granchi a ferro di cavallo patiscono, patisce anche il piovanello maggiore. Uno splendido uccello color cannella e dal lungo becco, ha bisogno di mangiare migliaia di uova di granchi a ferro di cavallo per completare la propria migrazione, una delle più lunghe al mondo, dall’Antartide al Nord del Canada in 5 mesi. Il granchio a ferro di cavallo non suscita tanta passione e tenerezza, ma il piovanello ha numerosi estimatori: i bird-watchers si sono attivati.Piovanelli maggiori si nutrono di uova di granchio a ferro di cavallo Delaware (Gregory Breese/USFWS, Wikipedia).
Jeak Ling Ding, una ricercatrice all’Università di Singapore, già nel 1997 aveva isolato il gene per il fattore C, la proteina più importante per la reazione di coagulazione del sangue di questi granchi. La ricercatrice non poteva permettersi il costoso prodotto industriale per il test LAL e aveva cercato di fabbricarsi un’alternativa casalinga.Almeno due aziende, la Lonza e la Hyglos, hanno iniziato a produrre una versione biotecnologica del lisato di sangue del granchio a ferro di cavallo. Il test sostitutivo è disponibile dal 2003. Inizialmente le industrie farmaceutiche non ha avuto un serio incentivo a lasciare il vecchio per il nuovo: sostituire un test collaudato e usato su così grande scala comporta costi notevoli. Più di recente, però, alle pressioni di animalisti e appassionati di uccelli si sono sommate altre preoccupazioni. I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale, l’innalzamento livello dei mari potrebbero modificare l’habitat dei granchi, mettendo a rischio la fornitura del prezioso sangue blu (un litro vale circa 15.000 dollari).
La PBS ha prodotto un documentario sul sangue dei granchi a ferro di cavallo e sulla sua importanza in medicina.Cosa succederà ai granchi a ferro di cavallo quando potranno godere del meritato riposo? Prima che fossero impiegati dalle aziende farmaceutiche, venivano uccisi per ottenere concime ed erano usati come esca per la pesca: all’inizio degli anni ’90 circa 3 milioni di granchi a ferro di cavallo erano imbarcati ogni anno sui pescherecci. Torneremo a questo? Rimpiangeremo il tempo in cui toglievamo loro un terzo del loro sangue?
Resti di granchi a ferro di cavallo usati all’inizio del Novecento per ottenere concime (Wikipedia).
P.S. Perché il sangue dei granchi a ferro di cavallo è blu? Nell’emocianina, l’equivalente della nostra emoglobina, la molecola che trasporta l’ossigeno dai polmoni al sangue, hanno il rame al posto del ferro.
Per scrivere questo post ho ascoltato Baby Blue Blood Drive su Radiolab (29(8/17) a cura di Damiano Marchetti, Lulu Miller, Annie McEwen, Matt Kielty e Liza Yeager. Ho consultato Ian Frazier, Blue Blood, The New Yorker (14/4/14); Sarah Zhang, The Last Days of the Blue-Blood Harvest, The Atlantic (9/5/18) e Deborah Cramer, Inside the Biomedical Revolution to Save Horseshoe Crabs and the Shorebirds That Need Them, Audubon Magazine (estate 2018). L’immagine in apertura è tratta da Alphonse Milne-Edwards, Recherches sur l'anatomie des Limules (1835-1900).