Le prime investigazioni sul plagio nella scienza
Elisabeth Bik è una microbiologa originaria dei Paesi Bassi. Si è formata all’Università di Utrecht, dove ha studiato le ondate di infezioni di colera che negli anni Novanta stavano colpendo il Bangladesh. Dal 2001 si è trasferita negli Stati Uniti, alla Stanford University, specializzandosi nello studio del microbioma. È da questi interessi che nasce il suo primo blog, Microbiome Digest, una sorta di magazine tutto dedicato alle ultime novità sul microbioma.
Il Science Integrity Digest
Da quella prima esperienza, Bik ha allargato il proprio raggio di azione, coinvolgendo anche altri ricercatori del suo gruppo di ricerca. Comincia a contribuire regolarmente a due blog, Retraction Watch e PubPeer, che si occupano proprio di individuare modi di procedere discutibili nella ricerca. In parallelo apre il proprio secondo blog, Science Integrity Digest, dedicato al tema e nel 2019 si prende un anno sabbatico per dedicarsi completamente a queste investigazioni. Il suo lavoro di investigazione ha portato finora a 519 ritrattazioni di studi scientifici e 452 correzioni.
Le minacce e gli strascichi legali
Fin dalla pubblicazione della sua analisi, Bik è stata oggetto di un minacce e insulti su Twitter. Lo racconta lei stessa in un’intervista al Guardian: «mi hanno bombardato su Twitter con ogni tipo di minacce e false accuse». Raoult e Boris Barbour, uno dei coautori dello studio sull'idrossiclorochina, sono arrivati a minacciare azioni legali per molestie in merito a una discussione pubblica avuta su PubPeer. Nella stessa intervista, che risale all’inizio di agosto 2021, Bik racconta che prima di occuparsi di Covid-19, riceveva qualche messaggio spiacevole di quando in quando. Da quando è finita nell’occhio del ciclone dell’idrossiclorochina, tuttavia, ha passato gran parte del suo tempo a difendersi dagli attacchi online, salvando schermate di Twitter e denunciando il tutto alla polizia. Uno dei grandi sostenitori del lavoro di Bik è il ricercatore australiano Kyle Sheldrick che ha sottolineato come andare a valutare il lavoro degli altri scienziati dovrebbe essere una prassi normale della scienza, ma in qualche modo nella comunità scientifica di oggi, come mostra l’accanimento contro Bik, non è più così: «La scienza dovrebbe autocorreggersi, ma ciò non significa che gli scienziati seguano questa prassi».

