"Non andare dagli uomini, resta nella foresta! Va' piuttosto dagli animali! Perché non vuoi, come me, essere - un orso tra gli orsi, un uccello tra gli uccelli?" Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra, Adelphi 1976, p. 5.
Ora che il mistero sull’identità di Elena Ferrante è stato svelato, rimane l’altro grande mistero della letteratura italiana: che fine ha fatto Alessandro Boffa? Cosa starà facendo in questo preciso istante? In quale parte del globo si colloca oggi? E soprattutto: scriverà mai un altro libro? Chi è Alessandro Boffa? Una domanda strana, a ben pensarci, in questi tempi di diffusa sovraesposizione social, e l’unica alla quale si può tentare vagamente di rispondere. Chi è Alessandro Boffa lo dice lui stesso nel suo unico scritto reperibile in rete. È in inglese, autobiografico, in una pagina che ha molti anni, almeno secondo gli standard della rete. Si trova nel sito del suo editore americano, Penguin Random House, qui.![](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/wp_aulascienze/2017/05/Boffa-copertina-e1495552251612.jpg)
Molto piacere, Viskovitz
Sei una bestia, Viskovitz è suddiviso in 20 capitoli (più un brevissimo prologo), 20 racconti lunghi da una a quindici pagine circa. In ogni racconto compaiono gli stessi personaggi: il nostro eroe Viskovitz, il grande amore Ljuba e Lara, l’altra. Poi i tre amici Zucotic, Petrovic e Lopez (nei nomi, le uniche tracce della Russia dove è nato l’autore). Ma se i nomi sono sempre uguali, in ogni racconto i personaggi sono completamente diversi. Viskovitz infatti è:- Pinguino, per il quale "mettere nero su bianco" significa fare altri pinguini;
- Ghiro, che vede come vera vita il sonno, e la veglia come incubo necessario per nutrirsi, accumulare grasso e poter tornare finalmente in letargo;
- Lumaca, ossessionata dal sesso e colpevolmente ermafrodita, figlio/a di mammababbo e di babbomamma;
- Mantide, che perde letteralmente la testa per Ljuba;
- Fringuello, che pensa di essere più sveglio del cuculo, uccello parassita;
- Alce, che finalmente diventa "Vostra Alcezza", ma scopre a caro prezzo quanto possano essere logoranti le responsabilità di un maschio dominante;
- Scarabeo stercorario, che scopre ben presto quanto sia dura la competizione per accaparrarsi la materia, la Sostanza, unica ossessione e ragione di vita: il letame.
- Maiale, in Cina, dedito alle porcherie e alle porcate come da insegnamenti materni precocemente interrotti ("cacciai il grifo nel truogolo per non sentire i rumori della mattazione"), innamorato della intellettuale e sapiente Lju-Ba, che nel dialetto locale significa “perla tra i porci”. Eredita una fortuna e ha tutte le intenzioni di diventare Presidente degli Stati Uniti;
- Topo da laboratorio, di straordinaria intelligenza il cui nome significa Very Intelligent Superior Kind Of Very Intelligenty and Talented Zootype;
- Pappagallo, che vive male in una società dove tutti ripetono a… pappagallo;
- Pesce, che riflette a fondo su comunicazione e linguaggio, che nel mondo dei pesci coinvolge danze complesse e facilmente fraintendibili;
- Scorpione, nel deserto del Mojave, che vorrebbe essere gentile, ma il suo corpo è programmato per uccidere, più violento e letale, in quanto paruroctonus mesaensis, di un western di Tarantino;
- Formica, che sogna di diventare regina, ma si ritrova soldato malnutrito, con "interi somiti atrofizzati e deformi". Invisibile alle altre formiche, volgerà a proprio vantaggio l’handicap, diventando imperatore guerrafondaio e schiavo del culto della propria personalità: "Che me ne faccio di un amico quando posso avere milioni di schiavi?";
- Camaleonte, che si chiama "Visko?", perché non è sicuro di nulla, nemmeno dell’identità dei propri simili. "Chi sono io?". "Dipende dal contesto", risponde il padre;
- Cane, illuminato in una pagoda tibetana, ex cane antidroga, ora tossicodipendente attento ai propri chakra;
- Tenia, parassita senza difetti;
- Squalo, spietato, che discute con il figlio vegetariano Junior, il quale si rifiuta di fare del male al prossimo;
- Ape, bellissima e perfetta, con invidiabili palpiger, submento e tromba, "il più fuco" di tutti, alle prese con l’importante competizione del Volo Nuziale. Il premio? Mischiare i propri cromosomi con quelli della regina, che tutto può;
- Spugna, vegetale zoofita in balia di continui cambi di sesso e delle correnti marine: "Anche mia figlia mi aveva messa incinta. Ero la suocera di me stessa, maledizione, la suocera di me stessa!!!";
- Leone, a Ngorongoro, in crisi per via dell’affermarsi del matriarcato e stressata star del parco, continuamente fotografata e filmata: una gazzella di Thompson lo implora di essere sbranata, ma lui non si abbassa a simili schifezze e la accompagna nel Serengeti, dove ci sono ancora leoni in grado di strappare carne viva;
- Microbo, l’inizio di tutto, l’inizio della vita eterotrofa sulla Terra, con quella Voce che gli ordina di diventare bestia…
![](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/wp_aulascienze/2017/05/Boffa-cammello.jpg)
Alessandro Boffa in compagnia di un cammello
È anche un libro (pubblicato, ricordiamolo, nel 1998) che anticipa idee che possiamo ritrovare in opere uscite successivamente. Lo squalo vegetariano (pp. 113-14) è l’idea alla base del film di animazione Shark Tale (2004). Lo scorpione che perde i propri cari e indagando sulle uccisioni scopre che gli indizi portano sempre a se stesso, è un’idea che ritroviamo nel secondo lungometraggio di Christopher Nolan Memento (2000). E il topo intelligente che si nutre di libri (p. 62), anticipa il libro di grande successo Firmino (2006), scritto da Sam Savage.
Infine, questo è un libro che gioca in modo spesso geniale con il nostro mondo di animali-uomini schiavi del piacere e del potere, fra sfrenata comicità e malinconia, in un alternarsi fecondo di registri, fra l'alto e il basso. L’uomo, il mammifero mancante nelle specie animali di questi racconti, è presente ovunque, con la sua capacità di scrivere Sei una bestia, Viskovitz, di leggerlo come abbiamo appena fatto, e di trasmettere conoscenza. Infine, di comprendere, in una improvvisa presa di coscienza, ciò che ogni animale sa già senza avere alcun bisogno di saperlo: che forse, il senso della vita è la vita. E la vita è bella, certo, ma può essere anche molto dura. Per tutti. Spugne comprese.
![Boffa cammello](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/cache/wp_aulascienze/2017/05/boffa-cammello.jpg/boffa-cammello_960x0_83751b4cf7ad42f4a9c76e0f3aeee635.jpg)
![Boffa copertina](https://ieb-assets.s3-eu-west-1.amazonaws.com/files/cache/wp_aulascienze/2017/05/boffa-copertina-e1495552251612.jpg/boffa-copertina-e1495552251612_960x0_37e7894576e701c3d0825a05e1dbee5b.jpg)