La centralità del petrolio nella storia del Novecento e le applicazioni future dell’idrogeno sono i protagonisti della sesta puntata di Voci in Agenda. Nel primo podcast ascoltiamo i motivi dell’ascesa inarrestabile del cosidedetto oro nero come fonte energetica primaria per le società umane; nel secondo proviamo a gettare uno sguardo verso il futuro energetico, puntando l’attenzione sulla versatilità dell’idrogeno.
1. L’affermazione del petrolio tra luci e ombre
Ha rivoluzionato il trasporto su terra, aria e mare. È stata la fonte energetica che nel Novecento ha alimentato la terza rivoluzione industriale. Dopo la Seconda guerra mondiale, il suo impiego ha trainato la più grande crescita economica e demografica che le società umane ricordino. Ma al petrolio si devono anche tremende crisi economiche e gravi tensioni geopolitiche, che spesso sono sfociate in guerre vere e proprie. Ma soprattuto il suo impiego, insieme a quello di carbone e gas naturale, è alla base della crisi climatica senza precedenti che stiamo vivendo.
Ed è proprio questa la storia che ci racconta Enrico Bergianti. Quella del petrolio e dei suoi derivati, che hanno trasformato per sempre le nostre vite, tracciando una strada che per molti decenni sembrava l’unica percorribile e che oggi, molto faticosamente, stiamo cercando di ridisegnare.
2. Le promesse dell’idrogeno
È il primo elemento della tavola periodica, il più semplice, il più leggero. Ed è l’elemento più abbondante dell’universo. Sulla Terra, però, l’idrogeno in forma molecolare, che è quello che ci serve, praticamente non esiste. Per sfruttare le sue numerose potenzialità energetiche dobbiamo quindi produrlo e in molti casi lo facciamo a partire dalla sostanza più comune sul nostro pianeta: l’acqua. Questi processi a loro volta richiedono energia ed è qui che iniziano i “problemi”, ma si affacciano anche le opportunità. È possibile produrre idrogeno in modo sostenibile dal punto di vista energetico? Come potremo utilizzarlo? E a partire da quando?
Queste sono solo alcune delle domande che abbiamo rivolto a Nicolò Cavina, professore ordinario al Dipartimento di Ingengneria industriale dell’Università di Bologna. Abbiamo scoperto che oggi l’idrogeno ha moltissime applicazioni industriali ed è impiegato nel settore energetico per cercare di abbattere le emissioni dovute ai combustili fossili. La sfida dei prossimi anni però è un’altra: sarà quella di produrlo a impatto zero e utilizzarlo nel settore dei trasporti promuovendo una mobilità sempre più sostenibile.