Disegno 1
Disegno 2
Nelle schede si chiede agli studenti di disegnare la figura attesa al quarto passo iterativo, di compilare una tabella con il numero di unità costitutive il disegno (sia ai primi passi che ad alcuni passi avanzati quali il 13.mo o 29.mo passo) e di descrivere con parole proprie o con un rapido schizzo, come potrebbe apparire lo schema a tali passi. Infine, obiettivo principe dell’attività, si chiede agli studenti di scrivere un’espressione (ma si può parlare direttamente di funzione) che metta in relazione il numero di unità con il numero di passi.
Tabella 1
Terminato il lavoro, gli studenti descrivono le soluzioni da loro ottenute ai compagni, scoprendo, non di rado, che le espressioni trovate per una stessa sequenza di pattern sono diverse. Per esempio, ecco un elenco di soluzioni equivalenti per il disegno 2 trovate da alcuni gruppi di studenti:
- 2n(n + 1) + 3
- 1 + (n2 + n2) + (n + 1) + (n + 1)
- 2[n(n +1)] + 3
- 2n(n + 1) + 3
- 3 + [(n + 1)n] + [(n + 1)n]
- 3 + 2(n + 1) + 2[(n + 1)(n - 1)]
- 2n2 + 2n + 3
Il sito lanciato da Fawn Nguyen è Visual Patterns: http://www.visualpatterns.org/. Vi contribuiscono diversi insegnanti anglofoni.
Sul Disegno 3, vedi in particolare: http://fawnnguyen.com/2012/09/04/20120904.aspx sul sito di Fawn Nguyen.
Come estendere questo approccio a questioni algebriche più avanzate?
L’approccio proposto è adattabile a questioni algebriche più avanzate come l’introduzione alle funzioni lineari e quadratiche. Henri Picciotto, per esempio, propone di lavorare su "treni" di pattern, richiedendo agli studenti di calcolare il perimetro P (o l’area) delle figure proposte in funzione dei blocchi n costitutivi.
Disegno 4
Nel caso dei perimetri dei "treni" riportati nel disegno 4, per esempio, si trova la generica formula lineare P = mn + b (per il pattern dei parallelogrammi risulta P = 2n + 2) e la si può rappresentare graficamente esaminando la variazione dei coefficienti m e b al variare dei blocchi.
Per un approfondimento sui "treni" di pattern, a questo indirizzo si trova il documento completo proposto da Henri Picciotto tratto dal sito Math Education Page.
In che modo si possono rendere i materiali più interattivi e multimediali?
Questa è la domanda che, insieme agli apprezzamenti, è rimbalzata in rete tra i docenti di matematica che hanno sperimentato la proposta di Fawn Nguyen. Un primo metodo è quello di utilizzare animazioni automatiche che riproducano la costruzione dinamica di pattern (vedi Snake tratto da Geogebratube).
Un approccio più interessante sembra essere quello proposto da Dan Meyer nel video seguente:
- Dar un senso ai problemi e perseverare nel risolverli
- Ragionare in forma astratta e quantitativa
- Costruire argomentazioni
- Puntare alla precisione
- Ricercare la struttura
- Usare ragionamenti iterati
Sul sito di Dan Meyer si può trovare tutta la sua trattazione (e i relativi video) per i Pixel Pattern: http://threeacts.mrmeyer.com/pixelpattern/. Potete anche seguire il suo blog: http://blog.mrmeyer.com/
Per gli Starndard per la Pratica Matematica, si possono trovare informazioni ulteriori su questo sito internet: corestandards.org