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Le nuove sfide della pandemia: Long-COVID e nuove varianti virali

L'approvazione del vaccino Johnson & Johnson, le conseguenze a lungo termine della malattia, la classificazione delle nuove varianti. Sono queste le novità più importanti degli ultimi mesi sul fronte pandemico. Insieme a Giovanni Maga dedichiamo a questi temi di grande rilevanza un nuovo approfondimento +++ Aggiornato al 12 maggio +++
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Nella seconda metà di aprile è iniziata in Italia la somministrazione del quarto vaccino approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per contrastare la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2. Si tratta del vaccino Johnson & Johnson, sviluppato dal Beth Israel Deaconess Medical Center e dall’azienda Janssen. Questo vaccino segna un importante traguardo e introduce una novità nel piano vaccinale, perché è il primo tra quelli proposti finora che ha dimostrato di essere efficace dopo una singola somministrazione. Il vaccino Johnson & Johnson appartiene alla classe dei vaccini ad adenovirus, la stessa a cui appartiene anche il vaccino messo a punto da Astrazeneca/Oxford. Insieme a Giovanni Maga, facciamo il punto sui vaccini al momento disponibili: Quali sono i vaccini anti-COVID approvati in Italia? In particolare, approfondiamo le caratteristiche del nuovo vaccino ad adenovirus di Johnson & Johnson: Come funzionano i vaccini anti-COVID ad adenovirus? e riassumiamo gli effetti collaterali al momento noti: Quali reazioni avverse sono emerse dopo la somministrazione dei vaccini anti-COVID?
Il vaccino Johnson & Johnson, sviluppato da Janssen insieme al Beth Israel Deaconess Medical Center, è il quarto vaccino anti-covid disponibile in Italia (Immagine: U.S. Air National Guard photo by Maj. Michael O’Hagan / Flickr).

Le conseguenze a lungo termine dell’infezione: il Long-COVID

A quasi un anno e mezzo dall’inizio della pandemia di COVID-19, i medici di tutto il mondo hanno imparato a caratterizzare sempre meglio le manifestazioni cliniche di questa malattia, che interessa organi diversi (patologia multi-organo) e ha un ampio spettro di sintomi. La forma acuta di COVID-19 è quella che ancora oggi impegna maggiormente le risorse sanitarie, ma non è l’unica. Già nella seconda metà del 2020 si sono moltiplicate le segnalazioni di pazienti che, nonostante avessero superato la fase acuta della malattia da settimane, continuavano a manifestare uno o più sintomi non riconducibili ad altre cause: si parla in questo caso di Long-COVID o COVID-post-acuto. Con l’aiuto di Giovanni Maga, spieghiamo quali sono le caratteristiche del Long-COVID, come si distingue dalla forma acuta della malattia e quali possono essere le cause: Che cos’è e come si manifesta il Long-COVID?  
Nei prossimi mesi sarà importante monitorare l'effetto dei vaccini sulle diverse varianti di SARS-CoV-2 (Immagine: World Health Organization).

La classificazione delle varianti di SARS-CoV-2

Come atteso, il virus SARS-CoV-2 continua ad accumulare mutazioni, che talvolta diventano così numerose da generare vere e proprie varianti virali, con caratteristiche biologiche più o meno diverse dal ceppo wild type isolato originariamente a Wuhan a dicembre 2019: Quali sono le mutazioni più comuni di SARS-CoV-2? Per monitorare le nuove varianti, i centri CDC statunitensi hanno messo a punto un sistema di classificazione che tiene traccia delle caratteristiche genetiche dei nuovi ceppi, della loro contagiosità e della eventuale resistenza ai farmaci e vaccini oggi disponibili: Come vengono classificate le nuove varianti di SARS-CoV-2? Questa classificazione è utile per controllare l’insorgenza di focolai a rischio, che possono richiedere una riorganizzazione delle misure di contenimento o dei piani terapeutici e vaccinali. Insieme a Giovanni Maga approfondiamo questo aspetto, che rappresenta un punto fondamentale della gestione della pandemia: Le varianti possono sfuggire agli anticorpi monoclonali e ai vaccini? --- Immagine box e banner: Elf-Moondance / Pixabay
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