Una fiala di vaccino anti-COVID-19 (Wikimedia Commons; DoD photo by Lisa Ferdinando)
La campagna vaccinale anti-COVID
Alla data dell’11 febbraio 2021, i vaccini anti-COVID approvati in Italia sono tre. Il vaccino Comirnaty, prodotto da Pfizer/BioNTech, è stato il primo a raggiungere questo traguardo nel dicembre 2020. Dopo poche settimane, a gennaio 2021, sono stati poi approvati altri due vaccini, prodotti rispettivamente da Moderna e AstraZeneca (quest’ultimo in collaborazione con l’Università di Oxford). Il vaccino di AstraZeneca è un vaccino ad adenovirus mentre quelli prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna sono entrambi vaccini a RNA; questi ultimi costituiscono una classe di farmaci innovativi e mai testati prima, ma molto promettenti. Con l’aiuto di Giovanni Maga descriviamo il funzionamento e le differenze di questi vaccini: Come funzionano i vaccini anti-COVID? Per progettare un vaccino efficace è indispensabile conoscere come il virus SARS-CoV-2 penetra nella cellula ospite e si replica. Al seguente link, puoi approfondire le tappe del ciclo infettivo dei coronavirus e seguirne i dettagli nel video realizzato da Zanichelli: Come si svolge il ciclo infettivo di SARS-CoV-2?Le nuove varianti del coronavirus
L’entusiasmo per l’avvio della campagna di vaccinazione è stato in parte smorzato dalla preoccupazione suscitata dalla comparsa di diverse varianti del virus SARS-CoV-2, le cui caratteristiche potrebbero renderle più contagiose e forse anche meno sensibili ai vaccini. Si tratta di un fenomeno in parte atteso ma che deve essere monitorato con grande attenzione, come ci spiega Giovanni Maga in questo approfondimento: Come si sono formate e quali effetti hanno le nuove varianti di coronavirus?
Struttura molecolare della proteina spike usata dal virus per attaccare le cellule umane. Molte varianti di SARS-CoV-2 presentano mutazioni nella sequenza che codifica per questa proteina. (Wikimedia Commons)