Play Decide è un gioco di ruolo certificato dalla Commissione Europea che consente di discutere in modo circostanziato e corretto su differenti temi, anche quando i partecipanti conoscono poco o nulla riguardo all’argomento proposto. Si tratta di un gioco che viene spesso utilizzato in occasione dei festival della scienza per affrontare anche temi di attualità scientifica controversi.
La scienza è quella dei libri o quella dei laboratori? Perché se diciamo fisica in classe pensiamo a cose completamente diverse da quelle a cui pensa un ricercatore?
Questo dubbio incombe su di me soprattutto quando lavoro con gli studenti dell’ultimo anno del liceo. Ogni volta mi sforzo di trovare qualche ora per presentare loro alcune delle idee della fisica contemporanea, dalla relatività alla meccanica quantistica. (Ed è perfino imbarazzante chiamare “contemporanee” delle teorie che hanno molto più di cent’anni di vita, visto che nessuno di noi definirebbe La corazzata Potëmkin un film contemporaneo.)
Il problema è che la scuola tende a presentare la fisica degli ultimi 113 anni come un insieme di teorie sconcertanti, rivoluzionarie, ancora per lo più incomprensibili e forse nemmeno degne interamente di fede. Al contrario, nella realtà scientifica di tutti i giorni l’impossibilità di superare la velocità della luce è un’ovvietà, le deformazioni dello spaziotempo dettagli ben noti di cui si tiene conto per progettare un satellite GPS, e così via. Che un fotone possa trovarsi in due posti contemporaneamente è qualcosa che torna utile a chi progetta un computer quantistico. Che una particella di antimateria possa apparire all’improvviso è un fatto banale di cui ci serviamo per realizzare un dispositivo per la tomografia a emissione di positroni (PET).
Bisognerebbe insegnare la fisica del nostro tempo proprio così, come la fisica del presente, la fisica dell’epoca in cui viviamo e in cui immaginiamo i nostri progetti. Il mondo in cui vivono gli oggetti che usiamo quotidianamente è il mondo della meccanica quantistica e delle teorie del caos, della relatività e della fisica delle alte energie.
Caro Babbo Natale, allora regala a me e ai miei studenti un po’ di macchine del ventunesimo secolo con cui giocare: che so, un microscopio AFM per manipolare singoli atomi, o una striscia di Möbius di magneti su cui far scivolare un carrellino a superconduttore, come questa:
La sezione triestina dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare organizza ogni anno visite al CERN per gli studenti delle scuole superiori. Per avere maggiori informazioni sull'iniziativa chiamata Viaggio al CERN, clicca qui. Sul sito web di ECSITE, invece, puoi trovare tutte le informazioni sulle attività dei musei della scienza europei.