«Viviamo in un pianeta con risorse limitate dove nessuno è indipendente. Abbiamo una interdipendenza inevitabile gli uni dagli altri; quindi l’unico modo per far sì che la transizione energetica abbia successo è quello della cooperazione».
La nostra chiacchierata con Nicola Armaroli si è conclusa con queste parole, un invito alla condivisione delle risorse che nelle settimane di crisi geopolitica che stiamo vivendo suona ancora più forte.
Siamo andati a trovarlo nel suo ufficio all’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (ISOF) del CNR di Bologna, dove da ormai più di vent’anni si occupa di fotochimica applicata alle nuove tecnologie dedicate, in particolare, alla conversione dell’energia solare.
È stata l’occasione per parlare del panorama energetico italiano ed europeo, dei fronti aperti per la ricerca nel campo dei nuovi materiali e ovviamente di rivoluzione energetica, quella necessaria per sorpassare la nostra dipendenza dalle fonti energetiche fossili. Una sfida, quest’ultima, molto complessa da affrontare, ma che non possiamo più rinviare.
Direttore di Sapere, storica rivista di divulgazione italiana, Nicola Armaroli è autore anche di diversi saggi dedicati ai temi energetici e alle nuove tecnologie. Per Zanichelli ha scritto, insieme a Vincenzo Balzani, Energia per l’astronave Terra, vincitore del Premio Galileo nel 2009, che aggiornato negli anni è giunto alla sua terza edizione.
immagini ed editing video: Giulia Rocco
Giacmo Giacomo
29 aprile 2022 alle 19:37
Molto chiaro