Quali sono le sfide che attendono i fisici delle particelle dopo la scoperta del bosone di Higgs? Verso quali orizzonti si sta muovendo la ricerca al Cern di Ginevra? E per quale ragione è così importante continuare a supportare quello che oggi è il più grande complesso di laboratori scientifici al mondo? Di questo, e molto altro ancora, abbiamo parlato con sergio Bertolucci, Direttore della Ricerca e del Scientific Computing del Cern. In questa terza parte dell'intervista, Bertolucci ci parla del successore di Lhc, quello che con i suoi cento chilometri di diametro (Lhc ne misura ventisette) sarà il più grande acceleratore mai costruito dall'uomo. Per ora si tratta solamente di un progetto, ma al Cern non è mai presto per pensare al futuro. Anche perché le ricadute tecnologiche hanno da sempre accompagnato la storia degli acceleratori. Basti pensare ai magneti superconduttori pensati per Lhc, impiegati ormai da anni nelle macchine per eseguire le risonanze magnetiche e gli studi di imaging funzionale del cervello.
Intervista a Sergio Bertolucci - terza parte
Abbiamo incontrato il Direttore della Ricerca e del Scientific Computing del Cern. In questa terza parte dell'intervista il fisico italiano traccia l'identikit del successore di Lhc e ci parla delle ricadute tecnologiche che hanno i magneti superconduttori progettati al Cern