Nel suo Sempre più veloci. Perché i fisici accelerano le particelle: la vera storia del bosone di Higgs Ugo Amaldi scrive: «La fisica di cui parleremo nasce la sera di venerdì 9 novembre 1895 […]. Quel giorno Wilhelm Roentgen aveva infatti osservato un fenomeno che era sfuggito a molti suoi colleghi che utilizzavano da anni gli stessi strumenti: gli elettroni, accelerati da una tensione di una decina di migliaia di volt, producono una nuova radiazione molto penetrante quando colpiscono il fondo di un tubo di vetro. […] La signora Roentgen poté constatarlo quando vide le ossa della propria mano sinistra, con l’anello che portava al dito, su una lastra fotografica appena sviluppata dal marito». Che la storia degli acceleratori abbia inizio con quelli che Roentgen chiamerà raggi X e la prima applicazione tangibile di una radiazione sia una radiografia potrebbe essere un caso, ma in un certo senso rappresenta un segno del destino. I primi "acceleratoristi" della storia sono stati dei medici, e oggi l’impiego degli acceleratori di particelle nella diagnostica e nella terapia medica è imprescindibile.
La fisica «utile» | Intervista a Ugo Amaldi (pt. 4)
NOTIZIA: Sempre più veloci di Ugo Amaldi si classifica al secondo posto al Premio Nazionale di Divulgazione scientifica dell’Associazione Italiana del Libro: congratulazioni!
Sempre più veloci. Perché i fisici accelerano le particelle: la vera storia del bosone di Higgs è uscito nella collana Chiavi di Lettura Zanichelli nel 2012.