L'analisi dei dati demografici
L'ipotesi è stata proposta su Nature dai genetisti Xiao Dong e Brandon Milholland del laboratorio del professore di genetica Jan Vijg all'Albert Einstein College of Medicine (Bronx, USA) sulla base dei dati sulla mortalità mondiale degli ultimi due secoli archiviati dallo Human Mortality Database.
(Immagine: Dong, X., Milholland, B. & Vijg, J. Nature)
Osservando l'età raggiunta dai cittadini più longevi in decine di nazioni, è evidente che questa, a partire dagli inizi del secolo scorso, è aumentata di pari passo con i progressi della medicina. Seguendo l'andamento della curva non stupisce che qualcuno abbia pensato che la vita umana potesse essere indefinitamente allungata. Ma intorno agli anni '80 del secolo scorso è stato raggiunto un plateau: l'età massima registrata negli ultimi anni non è molto diversa da quella di trent'anni fa. Secondo i ricercatori questo dimostrerebbe che non è possibile aspettarsi di vivere molto oltre i 114,9 anni. Casi come quello della signora Jeanne Calment, morta a ben 122 anni, non sarebbero altro che eccezioni che confermano la regola: sulla base dei dati raccolti i ricercatori stimano che ogni anno ci sia una possibilità su 10.000 di un decesso a un'età maggiore di 125 anni.