45.000 anni fa il ritorno in Africa per Homo sapiens?
Lo suggerisce il genoma mitocondriale di un reperto umano trovato in Romania: ha caratteristiche che si ritrovano in popolazioni del Nord Africa di oggi
La teoria dell'espansione della specie Homo sapiens sulle terre emerse che va sotto il nome di "Out of Africa" (letteralmente: "fuori dall'Africa") sostiene che la specie a cui apparteniamo tutti noi derivi da un ceppo comune che si è generato nell'Africa orientale. Secondo questa teoria, la speciazione di Homo sapiens sarebbe stata unica e avrebbe determinato, attraverso una serie di migrazioni, la nascita di tutte le civiltà preistoriche e storiche che conosciamo. Per questo motivo, una serie di studi (di cui abbiamo scritto anche su Aula di Scienze) sono andati addirittura alla ricerca di una Eva primordiale, analizzando il DNA mitocondriale dei reperti in nostro possesso.
Questa sequenza di migrazioni, di cui si sono cercati di individuare anche i principali assi lungo fiumi africani ora aridi, non sarebbe stata però semplicemente unidirezionale, dall'Africa verso l'attuale Medio Oriente e il Mediterraneo, ma secondo uno studio pubblicato sui Scientific Report della rivista Nature, oggi abbiamo qualche indizio per dire che alcuni gruppi di uomini, tra i 45 mila e i 40 anni fa, avrebbero percorso la strada al contrario: dalla zona eurasiatica all'Africa settentrionale.
Il genoma mitocondriale di un Homo sapiens vissuto circa 35 mila anni fa e trovato in una miniera rumena, infatti, presenta caratteristiche che lo collocano nell'albero genealogico di una popolazione che condivide uno antenato comune, identificato come U6 basal*. Si parla, quindi, di aplogruppo, ovvero di un insieme di più aplotipi che ha un antenato comune. (Per approfondire, può leggere un articolo di Eugenio Melotti).
Secondo quanto compreso dal gruppo di ricerca guidato da Concepcion de-la-Rua (Università dei Paesi Baschi, Spagna), le caratteristiche dell'aplotipo cominciato con U6 basal* non si ritrova in nessun gruppo umano moderno, ma presenta caratteristiche simili a quelle di aplotipi dominanti nei paesi del Maghreb attuale. Per questo motivo, l'analisi del genoma mitocondriale dei reperti rumeni potrebbe far pensare a un movimento migratorio contrario, dall'Europa all'Africa, rispetto alla grande conquista della Terra di Homo sapiens. Non si tratta di una certezza, ma di un'ipotesi che deve essere ulteriormente approfondita, ma mostra ancora una volta la complessità della storia evolutiva umana.
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