Aula di Scienze

Aula di Scienze

Persone, storie e dati per capire il mondo

Speciali di Scienze
Materie
Biologia
Chimica
Fisica
Matematica
Scienze della Terra
Tecnologia
I blog
Sezioni
Come te lo spiego
Science News
Podcast
Interviste
Video
Animazioni
L'esperto di matematica
L'esperto di fisica
L'esperto di chimica
Chi siamo
Cerca
Science News

Alle origini della Grande carestia irlandese

Un nuovo studio riapre il dibattito sull'origine della peronospora della patata, responsabile della disastrosa carestia che colpì l'Irlanda.
leggi
Non ci pensiamo spesso, ma i microorganismi cambiano il corso della storia. Il primo antibiotico, per esempio, si deve a una fortuita osservazione del fungo unicellulare Penicillium glaucum, ma altre volte non siamo stati così fortunati. È il caso della Phytophtora infestans, un patogeno vegetale che a metà '800 mise in ginocchio l'Irlanda. Il microorganismo, simile ai funghi ma da essi filogeneticamente distinto, non attacca infatti gli esseri umani, ma quello che mangiano. Ancora oggi P. infestans è il maggiore flagello dei pomodori e, soprattutto, delle patate. L'alimentazione degli irlandesi di metà 800 dipendeva appunto da questo tubero, e una volta arrivata sull'isola P. infestans si diffuse da un campo all'altro provocando una delle più gravi carestie che la storia ricordi: si stima che morirono un milione di persone, e altrettante emigrarono. Ma da dove è arrivata P. infestans? Un nuovo studio riapre la discussione.  

Un dibattito decennale

L'origine di P. infestans è dibattuta da tempo, ma l'unica cosa assolutamente certa è che il patogeno proviene dal Nuovo Mondo, come le specie che attacca. Le analisi genetiche indicano inequivocabilmente che i ceppi delle più recenti epidemie di P. infestans sono partiti dal Messico e molti ritengono che anche la grande carestia irlandese debba essere partita da questa regione. Esistono infatti diversi altri indizi che puntano a un'origine messicana. Per esempio patate selvatiche come Solanum demissum, diffuse in questa regione, hanno sviluppato una resistenza al patogeno. Ed è qui che esistono popolazioni di P. infestans a riproduzione sessuale, ritenute ancestrali rispetto quelle che si riproducono solo asessualmente. D'altra parte è in Sud America, per la precisione intorno alle Ande, che la patata è stata addomesticata, e da qui provengono  alcune delle prime segnalazioni della malattia: alcuni ricercatori continuano quindi a sostenere l'ipotesi di un'origine fuori dal Messico.  

La storia scritta nel Dna, ma ancora da decifrare

A complicare le cose ora arriva un nuovo studio pubblicato su Molecular Biology and Evolution. I ricercatori hanno confrontato il genoma di  71 campioni di P. infestans, sia antichi che moderni, cercando di ricostruire più in dettaglio la storia del terribile patogeno. I ricercatori hanno riscontrato che i campioni "storici" condividono particolari sequenze con  P. andina, una specie diffusa intorno alle Ande che si pensa sia il prodotto di un'ibridazione tra P. infestans e un altro "genitore" sconosciuto. Questa linea evolutiva sembra ancestrale rispetto a quella degli altri ceppi di P. infestans, provenienti dal Messico, quindi confermerebbe l'ipotesi dell'origine Sud Americana. A detta degli stessi ricercatori l'enigma non è ancora definitivamente risolto, ma questo studio limita l'evoluzione e la diffusione di P. infestans a due scenari. Se l'origine è messicana, allora alcuni ceppi ancestrali negli stessi periodi sono stati trasportati, oltre che negli Stati Uniti d'America e Europa, anche in Ecuador, dove hanno potuto ibridarsi dando origine a P. andina. In seguito però le popolazioni sono cambiate molto e i ceppi responsabili della carestia si sono probabilmente estinti: un po' di antico DNA sopravvive solo in P. andina. L'altro scenario è che P. infestans fosse presente dall'inizio in Sud America e che forse fosse un parassita delle patate selvatiche, ma cambiando ospite si diffuse nelle colture del Messico e da lì passò in USA e poi in Europa. Anche in questo caso le popolazioni originarie potrebbero essersi estinte, ma ulteriori campionamenti, sia in Messico che in Sud America, potrebbero scovare popolazioni relitte e risolvere la questione una volta per tutte. Immagine di apertura: By Scott Bauer, USDA ARS [Public domain], via Wikimedia Commons By Weekly Freeman (http://www.vads.ac.uk/large.php?uid=74102&sos=14) [CC BY 4.0], via Wikimedia Commons
Patates
A_terrible_record_John_Johnson_political_&_satirical_cropped

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento