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Antartide più fredda e Australia più arida: colpa dei gas serra

I venti dell'oceano meridionale, rafforzati dai gas serra, stanno rallentando il riscaldamento dell'Antartide rispetto al resto del pianeta. E allo stesso tempo sono responsabili dell'aumentando della siccità in Australia.
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Mentre il mondo si riscalda, e l’Artico più velocemente di ogni altro luogo sulla Terra, c’è una regione che sembra andare in controtendenza: l’Antartide. Una nuova ricerca guidata dall’Australian National University e pubblicata sul Nature Climate Change rivela perché nel continente più meridionale la temperatura media non sta aumentando come accade altrove, e perché nel sud dell'Australia si sta registrando una crescente siccità. I ricercatori hanno scoperto che i livelli crescenti di diossido di carbonio in atmosfera - causa principale del riscaldamento globale - stanno rafforzando i venti occidentali che in inverno portano le piogge in Australia meridionale, deviandoli più a sud verso l’Antartide.
La terribile siccità che ha colpito l'Australia all'inizio del 2014 è legata alla circolazione dei venti occidentali carichi di umidità, che in seguito all'aumento di CO2 atmosferico si sono spostati a sud verso l'Antartide (immagine: TheAustralian)
L’aria fredda che si genera sul continente antartico resta intrappolata dai tempestosi venti occidentali dell'oceano meridionale. Questo effetto refrigerante consente un’espansione del ghiaccio marino nei mesi invernali. In compenso, duranti i mesi estivi i forti venti che si incanalano nel Passaggio di Drake stanno riscaldando in modo allarmante la Penisola Antartica, dove si registra un aumento della fusione del ghiaccio, con conseguente ritiro dei ghiacciai e giganteschi crolli nella piattaforma di ghiaccio.
La ricostruzione della temperatura regionale negli ultimi mille anni in America meridionale e Antartide. A destra, le aree azzurre sono le più fredde, mentre in rosso sono indicate quelle in cui si è registrato negli ultimi decenni un aumento di temperatura (immagine: Nature Climate Change)
Finora i dati climatici disponibili sull’Antartide partivano dalla metà del secolo scorso. L’analisi di campioni di ghiaccio antartico, unita all’esame degli anelli degli alberi e dei sedimenti dei laghi in Sud America, ha permesso ora di ricostruire la storia dei venti occidentali nell'ultimo millennio. «I venti dell’oceano meridionale sono ora più forti che in qualsiasi altro momento negli ultimi 1000 anni», ha detto Nerilie Abram, dell’ANU Research School of Earth Sciences. «Il rafforzamento di questi venti è stato particolarmente importante nel corso degli ultimi 70 anni, e combinando le nostre osservazioni con i modelli climatici si può chiaramente collegare questo dato all’aumento dei livelli di gas serra». La nuova ricerca rivela quanto siano preziosi i modelli climatici per capire e prevedere le conseguenze del riscaldamento globale, come la circolazione dei venti occidentali in risposta all’aumento dei gas serra. I pinguini, a differenza degli orsi polari, possono tirare un sospiro di sollievo. Ma per gli agricoltori dell’Australia meridionale colpiti dalla siccità, che fanno affidamento sulle precipitazioni invernali, il futuro non è certo roseo.  

Immagine banner in evidenza: Liam Quinn, Flickr

Immagine box in homepage: TheAustralian

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