Immagine: Yahoo Tech via Dan Meyer
Nessun vero vantaggio per i "furbi"
Probabilmente questi difetti sono legati anche al fatto che l'applicazione, grazie anche al giudizio degli utenti, deve ancora maturare, tuttavia anche se PhotoMath diventasse infallibile, difficilmente saremmo di fronte a un pericolo per gli insegnanti.
Chi intende barare durante un compito in classe, non potrebbe certo passare inosservato mentre fotografa il foglio, senza contare che il cellulare in classe è già un "sorvegliato speciale". Per quanto riguarda invece lo studio casalingo bisogna tenere presente che la app, riconoscimento del testo a parte, è solo una calcolatrice scientifica, oggi alla portata di tutti grazie a diverse applicazioni web. Anche Google è in grado di risolvere le semplici espressioni alla portata di PhotoMath!
L'insegnante Dan Meyer sul suo blog augura poi tutto il successo possibile alla app, perché:
«[...] gli unici problemi che la app sarebbe teoricamente in grado di risolvere sono quelli noiosi e sovrarappresentati nei nostri libri di testo. PhotoMath sarebbe grandiosa per risolvere i problemi con verbi come "computa", "risolvi" e "valuta". In qualche universo alternativo dove la tecnologia non ha deluso e PhotMath funzioni perfettamente, tutti i verbi più divertenti sarebbero tralasciati: "giustifica", "argomenta", "dimostra", "generalizza", "stima", "costruisci" ecc... In quell'universo alternativo [noi insegnanti], faremmo presto a capire qual è il valore del nostro lavoro: "lo può risolvere PhotoMath? E allora perché stiamo perdendo tempo?»
Immagine banner e box: PhotoMath
Arriva PhotoMath, la app che risolve le equazioni
Tutti parlano di una nuova applicazione gratuita che permette di risolvere rapidamente gli esercizi di matematica, ma gli insegnanti non hanno nulla da temere.