I coniugi B. Rosemary e Peter Grant hanno trascorso sei mesi all'anno, per quarant'anni, sulla piccola isola di Daphne Major alle Gálápagos, per studiare l'evoluzione all'opera sui becchi dei fringuelli di Darwin (immagine: mvz.berkeley.edu)
La storia di Big Bird
Il nuovo arrivato, un grosso maschio adulto soprannominato “Big Bird”, attirò subito l’attenzione dei ricercatori. Aveva infatti corpo e becco molto più grandi rispetto alle tre specie locali, e cantava in modo diverso. L’immigrato si unì a una femmina di fringuello terricolo medio (Geospiza fortis) e mise su famiglia. I ricercatori intuirono le potenzialità di questa insolita coppia. Catturarono i genitori e tutti i loro discendenti, prelevando campioni di sangue per le analisi genetiche e raccogliendo dati morfologici, per sei generazioni.
Una femmina di fringuello terricolo medio (Geospiza fortis) (immagine: Wikimedia Commons)
Il tesoretto di DNA, frutto di anni di lavoro, è stato analizzato da ricercatori dell’Università di Uppsala, autori del nuovo studio insieme ai Grant. Dal sequenziamento del genoma è risultato che il maschio capostipite apparteneva effettivamente a un’altra specie, il fringuello terricolo grosso dei cactus (Geospiza conirostris) e proveniva dall’isola di Española, che nell’arcipelago si trova a oltre 100 chilometri a sud-est di Daphne Major.
Un maschio di fringuello terricolo grosso dei cactus (Geospiza conirostris) di Española (immagine: Wikimedia Commons)
Anziché affrontare un estenuante viaggio di ritorno per riunirsi ai suoi conspecifici, lo straniero trovò più pratico restare sulla nuova isola e trovarsi una compagna, benché di un’altra specie. Da questa scelta, è nata una nuova specie di fringuello, ancora senza nome, che oggi conta circa 30 individui.
Come nasce un nuovo fringuello
I discendenti ibridi si trovarono riproduttivamente isolati, un fattore chiave nella speciazione simpatrica, cioè la nascita di una nuova specie in uno stesso territorio, in assenza di isolamento geografico. Il loro canto infatti, usato nel corteggiamento, era insolito e non riusciva ad attirare le femmine delle specie residenti. Differivano anche nella dimensione e nella forma del becco, un parametro importante per la scelta del partner. Come conseguenza, dalla seconda generazione in poi questa discendenza si è accoppiata esclusivamente con membri della propria stirpe, ponendo così le basi per la nascita della nuova specie. Nonostante il fortissimo inbreeding, la progenie si è affermata con successo, trovando una propria nicchia ecologica e mostrando una segregazione nella morfologia del becco.
Becchi a confronto nelle diverse specie (da 14 a 18 a seconda delle classificazioni) di fringuello di Darwin (immagine: unige.it)
Tutte le 18 specie di fringuelli di Darwin derivano da un’unica specie ancestrale che colonizzò le Gálápagos tra uno e due milioni di anni fa. Sulle varie isole i fringuelli si sono diversificati e specializzati per poter utilizzare le diverse fonti di cibo, cambiando la forma e le dimensioni del becco. Lo stesso è accaduto nei discendenti di Big Bird.
“La mescolanza di varianti genetiche apportate dall’incrocio tra le due specie in combinazione con la selezione naturale ha portato all’evoluzione di una morfologia del becco che è competitiva e unica”, ha commentato Sangeet Lamichhaney dell’Università di Harvard, primo autore dello studio.