Il video tratto dal ScienceTake del New York Times
In termini più specifici, quello che hanno fatto i ricercatori americani è sviluppare un modello computazionale che permetta di ricostruire in modo automatico parte del lungo lavoro di ricostruzione cellula per cellula. Nell'embrione di un moscerino della frutta stiamo parlando di decine di migliaia di cellule che si formano nel giro di poche ore. E per riuscire a comprendere come si sviluppa il sistema nervoso, è necessario ricostruire non solo il numero di cellule e la velocità con cui si dividono, ma anche il loro punto di origine e la loro posizione nello spazio.
Tutti elementi che il modello di Amat e Keller riescono a restituire nello spazio tridimensionale. I due ricercatori sono convinti che si tratti di un fase ancora basilare dello sviluppo di questo tipo di tecniche, ma non di meno il risultato è impressionante e, forse, non troppo in là nel futuro riusciremo a vedere immagini di questo tipo per embrioni più complessi, come quello umano.