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Com'era l'effetto serra su Marte?

Che cosa rendeva Marte abbastanza caldo da avere acqua liquida? Una nuova ricerca svela l'ingrediente segreto dell'antico "global warming" del Pianeta rosso.
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Sappiamo da diverso tempo, sia dai canyon che ci mostrano le dettagliate immagini delle sonde, sia grazie ai dati raccolti dai rover Spirit e Opportunity, che una volta su Marte scorreva l'acqua. Ora invece è un mondo secco e gelido: che cosa è cambiato? La risposta è nell'atmosfera: il pianeta non ha massa sufficiente a trattenere intorno a sé molto gas, e quel poco che c'era si è ulteriormente ridotto, in parte legandosi chimicamente ed entrando a far parte dei composti del suolo, ma in maggioranza fuggendo per sempre nello spazio dagli strati più superficiali. Per un certo periodo però l'atmosfera deve essere stata sufficientemente densa da riscaldare il pianeta con l'effetto serra, e quindi a mantenere l'acqua allo stato liquido... eppure i conti non tornano del tutto. I modelli climatici marziani basati soprattutto su diossido di carbonio e vapore acqueo non sono mai riusciti a replicare condizioni stabili compatibili con l'acqua liquida in superficie. Anzi, se consideriamo che quando si sono formati i canyon di Nanedi Vallis il Sole era circa il 30% meno caldo, nessuna quantità di CO2 sarebbe riuscita a scaldare il Pianeta rosso in quelle condizioni. Forse, come propongono alcuni, il calore non aveva niente a che vedere con l'effetto serra, ma con la pioggia di asteroidi che in quegli eoni stava movimentando anche il nostro giovane pianeta.
Nanedi Vallis, un sistema di canyon marziani probabilmente generati dall'acqua, fotografati dalla sonda Mars Express dell'ESA Immagine: ESA/DLR/FU Berlin/G. Neukum Nanedi Vallis, un sistema di canyon marziani probabilmente generati dall'acqua, fotografati dalla sonda Mars Express dell'ESA (Immagine: ESA/DLR/FU Berlin/G. Neukum)
Con un nuovo modello climatico pubblicato sulla rivista Nature Geoscience un gruppo di scienziati potrebbe aver trovato l'ingrediente mancante: quasi quattro miliardi di anni fa l'effetto serra su Marte sarebbe stato aiutato dall'idrogeno molecolare (H2), in proporzione variabile tra il 5 e il 20%. L'idrogeno molecolare di solito non viene trattato come gas serra, ma secondo gli scienziati questo, prodotto dall'intenso vulcanesimo di allora, avrebbe formato assieme al diossido di carbonio la giusta miscela per riscaldare il pianeta oltre il punto di congelamento dell'acqua. Questo è quello che ci dice uno degli ultimi modelli climatici, ma presto gli scienziati avranno nuovi dati su cui lavorare: la sonda NASA MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) è stata appena lanciata e la sua missione è appunto chiarire una volta per tutte come è cambiata l'atmosfera del pianeta.
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