Il football dei bombi
Il football dei bombi, in realtà, ha poco in comune con il gioco in generale e col football in particolare, a parte la presenza di un oggetto in movimento. I ricercatori hanno costruito un'arena di addestramento dove i bombi (Bombus terrestris), una volta trasportata la palla in un punto prestabilito al centro, ricevano una ricompensa (soluzione zuccherina). Quando il bombo non arrivava a capire il meccanismo, intervenivano i ricercatori con un bombo finto a mostrare la via, manovrato grazie a un bastoncino trasparente. In breve gli studiosi avevano addestrato una decina di bombi che, una volta trasferiti in un'arena più grande, non solo continuarono a guadagnarsi la ricompensa, ma diventarono anche più veloci nello spostare la palla. Dopo questo test i ricercatori volevano però capire bene come queste abilità potevano essere trasmesse. Per questo scopo hanno preparato un ingegnoso esperimento, che prevedeva una nuova arena di addestramento, questa volta con tre palline invece di una. Ma solo la sfera più lontana dal centro era mobile, mentre le altre 2, più vicine alla meta, erano incollate. In questo nuovo spazio gli studiosi hanno addestrato rapidamente un nuovo gruppo di bombi, che avrebbero poi fatto da dimostratori per altri, ignari delle "regole" del football: questa volta, però, tutte le sfere sarebbero state mobili. I bombi addestrati, abituati alle condizioni precedenti, naturalmente spostavano immediatamente la palla più distante, l'unica che sapevano con certezza essere mobile.
Un bombo trasporta la palla nel punto stabilito ed entrambi ricevono la ricompensa. In questo modo anche l'altro bombo impara il meccanismo.