East side story
Oggi poche cose sono assolutamente certe riguardo all'evoluzione del cane. Sicuramente la sua origine è molto più antica di quanto si potrebbe pensare: almeno 30.000 anni, secondo i reperti archeologici e il DNA mitocondriale. Diversi ricercatori inoltre pensano che la domesticazione sia avvenuta in almeno due fasi. In un primo tempo alcuni, cani primitivi si sono separati dai lupi, legandosi sempre di più alle popolazioni umane. Solo in un secondo momento queste avrebbero operato una vera e propria selezione artificiale, producendo le innumerevoli razze. Ma dov'è il centro di domesticazione dove questo processo è cominciato? E se ne esistesse più di uno? Un nuovo studio pubblicato su Cell Research e guidato da ricercatori cinesi, sembra fornire una risposta. Gli scienziati hanno raggruppato le razze attualmente presenti in diverse aree geografiche, poi ne hanno analizzato il genoma in modo da ricostruire quello della popolazione ancestrale da cui si erano originate. Confrontando questi raggruppamenti geografici con il genoma dei lupi eurasiatici, gli scienziati sono convinti di aver identificato un unico centro di domesticazione situato nell'Asia sud-orientale. La diversità genetica dei cani indigeni cinesi provenienti da questa zona, infatti, è maggiore che in tutti gli altri raggruppamenti. I ricercatori ipotizzano che il cane sia nato in quest'area circa 30.000 anni fa e che sia poi uscito dall'Asia arrivando in Medio-Oriente, forse seguendo l'uomo, intorno a 15.000 anni fa. Da qui gli antenati di Fido sarebbero giunti 10.000 anni fa in Europa. Sempre dal Medio Oriente, in un'epoca imprecisata, i cani sarebbero arrivati in Africa. I ricercatori inoltre suggeriscono che circa 10.500 anni fa, nel Nord dell'attuale Cina, diverse popolazioni di cani e lupi si siano ibridate, e da qui alcuni esemplari hanno poi preso la via del Nuovo Mondo.
Una possibile storia della diffusione del cane. Le linee piene indicano eventi per i quali esiste una datazione mentre per le linee tratteggiate indicano eventi per i quali la data non è nota. (Immagine: Wang et al, Cell Research, 2015)