Aula di scienze

Aula di scienze

Persone, storie e dati per capire il mondo

Speciali di Scienze
Materie
Biologia
Chimica
Fisica
Matematica
Scienze della Terra
Tecnologia
I blog
Sezioni
Come te lo spiego
Science News
Podcast
Interviste
Video
Animazioni
L'esperto di matematica
L'esperto di fisica
L'esperto di chimica
Chi siamo
Cerca
Science News

Dai pini alla plastica?

Continua la ricerca dei chimici per rendere le plastiche interamente rinnovabili: un aiuto potrebbe forse arrivare dalla resina delle conifere
leggi
Potremmo certamente fare molto per ridurne l'impiego, ma non potremmo mai fare a meno della plastica. Non tutte le plastiche però sono uguali: alcune, oltre a essere riciclabili, sono biodegradabili e prodotte da fonti rinnovabili, come l'amido di mais. C'è però ancora molto lavoro che i chimici devono fare per rendere la loro produzione realmente sostenibile. E se potesse arrivare un aiuto dalle foreste di conifere?  

Sostenibili, ma non totalmente

La bioplastica più conosciuta è il Pla, cioè l'acido polilattico, un poliestere. Questa plastica ha moltissime applicazioni, dall'agricoltura alle medicina, anche grazie al fatto che è possibile variare le sue proprietà fisiche tramite copolimerizzazione: i lattidi che la costituiscono sono uniti a un altro monomero, costituito da ε-caprolattone. La plastica così ottenuta non è solo più versatile, ma anche più facilmente biodegradabile. L'unico problema è che il caprolattone normalmente è ottenuto da combustibili fossili. I ricercatori di tutto il mondo sono quindi alla ricerca di alternative rinnovabili, e un gruppo di chimici britannici sembra averla trovata... nella resina di pini e abeti.   Nuovi usi dei terpeni Come spiegano i ricercatori dell'Università di Bath nello studio pubblicato su >Polymer Chemistry i terpeni sono una classe di composti molto abbondante in natura e sono principali costituenti degli oli essenziali con cui realizziamo i nostri profumi. Alcuni terpeni, come il mentolo, possono essere lavorati per ricavare composti chimici in grado di polimerizzare. Il mentolo, però, non è particolarmente abbondante, mentre ogni anno si producono ben 350.000 mila tonnellate di trementina, un popolare solvente ottenuto dalla distillazione della resina, costituito quasi totalmente da terpeni, come il b-pinene.
Immagine: geraldsimon00 via Pixabay
I chimici usato questo terpene come punto di partenza per arrivare a una molecola molto simile a ε-caprolattone (4 -isopropilcaprolattone), che come quest'ultimo può polimerizzare.   Molta strada da fare... Il lavoro dei ricercatori dimostra che è possibile ottenere composti interessanti nel contesto della chimica verde a partire da una fonte abbondante e rinnovabile, ma non aspettatevi che da un giorno all'altro cambi il nostro modo di fabbricare la plastica. I chimici hanno ottenuto solo pochi microgrammi, troppo pochi per una rivoluzione ma abbastanza per confermare la validità dell'approccio. Una chimica meno dipendente dai combustibili fossili, del resto, è un obiettivo globale della ricerca chimica, e speriamo di vederne presto i frutti, siano i pini o l'anidride carbonica succhiata dall'aria.
pini plastica
resin-extraction-2020370_1280
resin-extraction-2020370_1280
branch-1836065_1280

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento