Il 17 marzo scorso l’impatto tra un meteorite e la Luna ha dato origine a un’esplosione straordinaria, visibile in quel momento anche guardando il satellite a occhio nudo. Dopo aver studiato i dati, oggi la NASA ci racconta i dettagli di questo particolare impatto.
Si è trattato di un meteorite di meno di mezzo metro quadro, del peso di circa 40 kg. Non esagerato quindi, tanto da far pensare, dopo aver letto la recensione del film Oblivion su Aula di Scienze, che si fosse trattato proprio di un alieno schiantato sulla Luna. Ma, a quanto pare, si è trattato di un evento straordinario da altri punti di vista. Infatti, nonostante le ridotte dimensioni del corpo impattante, sulla Luna è ancora visibile un cratere di 20 metri di diametro.
La cronistoria
Il 17 marzo un meteorite ha colpito la Luna in corrispondenza del Mar Imbrium, innescando la più grande esplosione mai vista finora. Nonostante siano molti i meteoriti che intercettano il suolo lunare (circa 300 negli ultimi anni), in questa occasione l’esplosione è stata tanto grande da poter essere vista a occhio nudo, senza l’uso di telescopi, come nell’immagine qui sotto.
Cogliere l’attimo
Il puntino luminoso dato dall’esplosione è durato solo un secondo, ma con una lucentezza pari a una stella di magnitudine 4. Un evento unico, riportato da Robert Suggs, a capo del NASA Lunar Impact Monitoring Program: il meteorite viaggiava a 90.000 km all’ora, e il suo impatto è stato paragonato a quello del rilascio di 5 tonnellate di tritolo. Spesso i meteoriti che cadono sulla Luna sono collegati a sciami di meteore stagionali, come le Perseidi in agosto e le Leonidi in novembre, ma invece questa esplosione sarebbe, secondo Suggs, un evento distinto rispetto alle piogge maggiori.
Luna butterata
Gli effetti della collisione saranno ora studiati grazie al Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. I dati raccolti potranno essere utili per ricavare misurazioni più accurate dei modelli matematici degli impatti lunari. Uno degli obiettivi del Lunar Impact Monitoring Program infatti è proprio quello di intercettare nuovi flussi di meteore potenzialmente pericolose per Terra e Luna. Inoltre il programma si pone come obiettivo quello di registrare la frequenza e la distribuzione di questi impatti per trovare delle ricorrenze e organizzare meglio le prossime missioni sulla Luna. Come segnalato scherzosamente da Astronomia.com, forse marzo non è il momento migliore per un astronauta per una passeggiata lunare.