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Gorilla di montagna: i vantaggi della consanguineità

Il sequenziamento del genoma dei gorilla di montagna ha rivelato insospettati benefici genetici derivanti dal vivere in piccoli gruppi sociali caratterizzati da un alto tasso di consanguineità
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La consanguineità è una delle principale minacce per molti animali in via d’estinzione. L’inbreeding (o inincrocio) tra i pochi esemplari superstiti riduce la variabilità genetica (che consente l'evoluzione) e aumenta il rischio di malattie sia genetiche sia ambientali. L'inbreeding fa bene ai gorilla Eppure per i gorilla di montagna, che vivono sulla catena montuosa vulcanica dei Virunga al confine tra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo, l’inbreeding sembra essere più un vantaggio che un problema. A tre anni dal sequenziamento del loro genoma, uno studio pubblicato su Science rivela un impatto genetico positivo dell’elevata consanguineità e apre nuove speranze per la salvaguardia della specie. Ridotti al lumicino All’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, la distruzione dell’habitat e la caccia hanno fatto crollare il numero di gorilla di montagna in natura a circa 250 individui. Gli sforzi di conservazione, costati la vita alla primatologa Dian Fossey e ostacolati dall'instabilità politica e dalla pressione demografica dell'area, hanno tuttavia consentito alla popolazione di riprendersi lentamente nei decenni successivi, fino a raddoppiare.

Gorilla di montagna fotografati nel parco nazionale dei monti Virunga, in Africa centrale. Questa specie vive in piccoli gruppi familiari guidati da un maschio adulto dal dorso argentato o silverback (immagine: Gorilla Doctors, UC Davis)
7 genomi a confronto Nel corso degli anni sono stati prelevati campioni di sangue da gorilla curati o oggetto di altre ricerche. Da questo materiale è stato possibile sequenziare l'intero genoma di sette individui. I ricercatori hanno così scoperto che la variabilità genetica dei gorilla di montagna, così come quella dei gorilla di pianura orientali, i loro parenti più stretti, è da due a tre volte inferiore a quella dei gorilla che vivono in gruppi più grandi nelle regioni occidentali dell’Africa centrale. Pochi ma più sani Ma la scoperta più sorprendente è che molte varianti genetiche nocive e potenzialmente fatali, diffuse nelle più numerose popolazioni occidentali, sono state rimosse dalla popolazione dei Virunga proprio grazie alla consanguineità. I gorilla di montagna sono geneticamente adattati a sopravvivere in piccole gruppi. Del resto è quello che, come ha rivelato lo studio, hanno fatto per centinaia di migliaia di anni, molto più a lungo di quanto si pensasse. Tracciabilità genetica dei gorilla C’è anche un risvolto pratico derivante da questa ricerca, che apre nuove opportunità per la conservazione della specie. Ora che è disponibile una mappa dell'intero genoma, e sono note le differenze genetiche tra le diverse popolazioni, sarà possibile rintracciare la provenienza dei gorilla illegalmente catturati o uccisi. Ciò renderà più facile rilasciarli in natura e perseguire penalmente chi vende macabri souvenir di questi magnifici animali, o la loro carne .   Immagine banner in evidenza: Wikimedia Commons Immagine box in homepage: Wikimedia Commons
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