Come ogni anno, a ridosso dell’annuncio dei vincitori dei premi Nobel, sono stati consegnati gli altrettanto ambiti premi Ig Nobel, che premiano le ricerche che prima ci fanno ridere, poi ci fanno pensare. Come di consueto la ventiduesima «prima annuale» cerimonia di consegna degli Ig Nobel (tema: L’Universo), un’esplosiva alchimia che miscela un rito di iniziazione goliardico, un catarsi collettiva e una Corrida di dilettanti allo sbaraglio, si è tenuto al Sanders Theater dell’Università di Harvard, sotto l’inflessibile direzione di Marc Abrahams, ideatore dei premi nonché editor della prestigiosa rivista Annals of Improbable Research a essi legata.
A consegnare i premi veri premi Nobel, tra i quali l’«habitué» Dudley Herschbach, premio Nobel per la Chimica nel 1986, che vanta una partecipazione nella serie televisiva I Simpson.
Tra una consegna e l’altra gli spettatori all’evento, trasmesso anche in diretta su Internet, hanno assistito anche a una mini-opera lirica in quattro atti, The Intelligent Designer and The Universe, dramma surreale di una stilista che deve confezionare un vestito per l’Universo, e deve naturalmente chiedere aiuto agli astrofisici. Un’altro divertente intermezzo è stato fornito dalle 24/7 Lectures, dove quattro scienziati (due Nobel, un Ignobel e la biochimica fondatrice di Science from Scientists, già Miss Massachussetts) si sono esibiti declamando un rapporto tecnico completo del soggetto da loro scelto in precedenza in non più di 24 secondi e, a seguire, un sommario comprensibile a chiunque in 7 parole. Da segnalare a questo proposito l'intervento del premio Nobel per la Medicina Richard J. Roberts, che ha parlato del noto caso della vita basata sull'arsenico, il tutto con un linguaggio parecchio colorito.
Per gli altri numerosi e impagabili intermezzi si rimanda al video integrale della serata, ora, in ordine di consegna, i vincitori degli Ig Nobel 2012.
Psicologia:
ad Anita Eerland, Rolf Zwaan e Tulio Guadalupe per il loro studio Leaning to the Left Makes the Eiffel Tower Seem Smaller (Piegarsi sulla lato sinistra fa apparire la Torre Eiffel più piccola).
Pace:
alla russa SKN Company per la conversione di vecchie munizioni in diamanti industriali.
Acustica:
a Kazutaka Kurihara e Koji Tsukada [JAPAN] per l’invenzione dello SpeechJammer, un dispositivo che, puntato contro una persona, riesce a confonderne il discorso (ed eventualmente a interromperlo) facendole sentire le proprie parole con un leggero ritardo. L’apparecchio è stato testato in diretta su Dudley Herschbach.
Neuroscienze:
a Craig Bennett, Abigail Baird, Michael Miller e George Wolford, per aver dimostrato come chi studia il cervello, usando usando complicati strumenti e ma statistiche troppo semplici, può vedere attività cerebrale ovunque, persino in un salmone morto. Lo studio a cui si deve il premio, Neural correlates of interspecies perspective taking in the post-mortem Atlantic Salmon: An argument for multiple comparisons correction, malgrado le apparenze, è uno splendido esempio di ricerca che prima fa ridere e poi pensare, ed è infatti ben noto. I quattro ricercatori intendevano denunciare le troppo frequenti forzature nell’applicazione della risonanza magnetica funzionale. Senza solidi strumenti statistici, si può arrivare a rilevare attività cerebrale anche in salmoni atlantici (Salmo salar) morti e a metterla in correlazione con le fotografie che venivano loro mostrate. Insomma la fMRI è uno strumento veramente notevole e utile, ma non bisogna lasciarsi prendere la mano...
Chimica:
a Johan Pettersson, per aver capito come mai in alcune case della città di Anderslöv, Svezia, i capelli degli abitanti sono diventati verdi. Tutta colpa di tubature in rame non adeguatamente protette, che a ogni doccia calda rilasciavano nell’acqua elevate quantità dell’elemento.
Letteratura:
all’ US Government General Accountability Office, per un report sui report sui report che suggerisce la preparazione di un report sui report sui report sui report: Actions Needed to Evaluate the Impact of Efforts to Estimate Costs of Reports and Studies
Fisica:
a Joseph Keller, Raymond Goldstein, Patrick Warren, e Robin Ball per i loro studi sulle forze che danno movimento e forma alla coda di cavallo nelle acconciature. Si vedano a questo proposito i due articoli: Shape of a Ponytail and the Statistical Physics of Hair Fiber Bundles e Ponytail Motion.
Fluidodinamica:
a Rouslan Krechetnikov e Hans Mayer per aver studiato la nota piaga del caffè che esce dalla tazza quando si cammina.
Anatomia:
vince il noto primatologo Frans de Waal e alla sua (allora) dottoranda Jennifer Pokorny per aver dimostrato come gli scimpanzé si riconoscano tra loro anche di spalle.
Medicina:
a Emmanuel Ben-Soussan e Michel Antonietti, per due paper che spiegano le misure cautelative che i dottori devono adottare nei trattamenti di elettrocauterizzazione via colonscopia: il rischio di esplosioni è raro, ma non da sottovalutare... Se siete curiosi potete leggere i due studi: Gas Explosion During Therapeutic Colonoscopy with Electrocautery, Spiros D Ladas, George Karamanolis, Emmanuel Ben-Soussan, World Journal of Gastroenterology e Argon Plasma Coagulation in the Treatment of Hemorrhagic Radiation Proctitis is Efficient But Requires a Perfect Colonic Cleansing to Be Safe.
E ora aspettiamo i Nobel, si comincia l’8 Ottobre con medicina.