Nessuna modella, niente paesaggi mozzafiato, non un volto. Per vincere l’InterActions Physics Photowalk bisogna entrare in un laboratorio di fisica e scattare una foto a un acceleratore di particelle, oppure a un magnete superconduttore, o ancora a un groviglio di cavi. Quest’anno il concorso fotografico internazionale più nerd presente sulla scena se lo sono aggiudicato due italiani, vincendo sia il premio del pubblico che quello assegnato da una giuria di esperti. E lo hanno fatto con due immagini scattate nei due più importanti laboratori di fisica delle particelle del nostro paese: quello del Gran Sasso e quello di Frascati.
Quando i laboratori finiscono nell'obbiettivo
InterActions è una collaborazione internazionale tra istituti di ricerca sparsi in tutto il mondo che fa da collettore delle iniziative di promozione della ricerca nel campo della fisica delle particelle. La Physics Photowalk è una di queste. Giunta quest’anno alla sua seconda edizione, la gara di fotografia si è tenuta lo scorso settembre, quando centinaia di fotografi dilettanti e professionisti hanno avuto la rara opportunità di esplorare e fotografare acceleratori e rivelatori di particelle nei laboratori di fisica sparsi in America, Europa e Asia. Terminata la visita, migliaia di foto sono state presentate ai concorsi locali e quelle selezionate hanno poi partecipato al concorso mondiale. A questo punto oltre 1250 appassionati di fotografia hanno espresso il proprio voto online e decretato il vincitore.
Al pubblico piace il bianco e nero
Grazie alla sua atmosfera underground, la fotografia di Nino Bruno, che mostra il tunnel di collegamento tra le sale sotterranee del Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, ha raccolto il maggior numero di consensi. Secondo posto per Enrique Diaz, con un’immagine che ritrae il profilo del rivelatore STAR al Brookhaven National Laboratory, mentre sul terzo gradino del podio è finito Steve Zimic, con la fotografia del tunnel che ospita l’acceleratore RHIC, sempre al Brookhaven National Laboratory, nei pressi di New York.
La giuria di esperti preferisce il colore
Le foto sono state protagoniste anche di un concorso parallelo, finendo sotto lo sguardo critico di una giuria internazionale di fotografi professionisti, composta dallo statunitense Stanley Greenberg, dall’inglese Roy Robertson, dal canadese Andrew Haw e dall’italiano Luca Casonato. In questo caso a spuntarla è stato Giuseppe Paolo Boccio, vincitore del primo premio con una fotografia che mostra un dettaglio del rivelatore KLOE che si trova al Laboratorio Nazionale INFN di Frascati. Posti d’onore per Andy White, capace di catturare colori e simmetria del rivelatore TIGRESS del laboratorio canadese TRIUMF, e Helen Trist che ha fotografato il centro di raccolta dati del laboratorio inglese Rutherford Appleton.
«L’apertura mondiale dei laboratori di fisica per il Photowalk è stata un’ottima occasione per mostrare i luoghi reali di ricerca di fisica», ha commentato Antonio Zoccoli, della Giunta dell’INFN. «Il Photowalk ci dice che la ricerca scientifica è un’impresa globale, che riunisce intelligenze, risorse e tecnologie provenienti da diversi paesi verso un obiettivo comune. Naturalmente siamo lieti che in questa edizione sia la giuria che il voto popolare abbiano assegnato la vittoria a due fotografie che sono state scattate nei luoghi targati INFN». Le fotografie vincitrici saranno pubblicate sul prossimo numero del Cern COURIER, sul magazine simmetry e sulla rivista italiana LeScienze. Se però volete ammirare subito le prime 40 classificate, non dovete fare altro che cliccare qui.