Aula di Scienze

Aula di Scienze

Persone, storie e dati per capire il mondo

Speciali di Scienze
Materie
Biologia
Chimica
Fisica
Matematica
Scienze della Terra
Tecnologia
I blog
Sezioni
Come te lo spiego
Science News
Podcast
Interviste
Video
Animazioni
L'esperto di matematica
L'esperto di fisica
L'esperto di chimica
Chi siamo
Cerca
Science News

Il Nobel per la fisica ai LED blu

Con la loro invenzione hanno rivoluzionato l'illuminazione: ecco i vincitori del Nobel per la Fisica 2014
leggi
L'illuminazione LED (acronimo di Light Emitting Diode) è ormai ovunque, dagli smartphone all'illuminazione pubblica, e gli analisti prevedono che saranno fondamentali per ridurre il nostro fabbisogno energetico: a parità di assorbimento, le lampadine a LED illuminano infatti molto di più rispetto agli altri metodi di illuminazione, oltre ad avere una vita media molto più lunga.
Sviluppo delle tecniche di illuminazione Immagine: Fondazione Nobel
Quella che è stata una vera e propria rivoluzione nel campo dell'illuminazione è cominciata alla fine degli anni Ottanta, col lavoro di Isamu Akasaki e Hiroshi Amano (Nagoya University) e di Shuji Nakamura (University of California, Santa Barbara), premiati quest'anno con il premio Nobel per la Fisica. I primi LED in grado di emettere luce nello spettro visibile erano in commercio già dagli anni '60, ma erano rossi o verdi. Per loro natura i LED possono emettere infatti solo un ristretto intervallo di lunghezze d'onda, determinato dalla natura del semiconduttore con il quale sono costruiti i diodi che li costituiscono. La luce bianca, come aveva dimostrato Newton col suo prisma, è invece un miscuglio di diverse lunghezze d'onda: per illuminare coi LED bisognava quindi costruire un diodo che emettesse anche la luce blu.
Per Delsing, presidente del Comitato del Premio Nobel, spiega l'importanza del premio di quest'anno (in Inglese)
Sia Akasaki e Amano, rispettivamente professore e dottorando nella stessa università, sia Nakamura, che al tempo lavorava per la Nichia Corporation, decisero di utilizzare lo stesso materiale semiconduttore, il nitruro di gallio, escogitando indipendentemente nuovi modi per produrlo e utilizzarlo per la costruzione dei diodi che emettessero luce blu. Dopo centinaia di esperimenti falliti, e vere e proprie crisi professionali (la società aveva ordinato a Nakamura di lasciar perdere i diodi, ma questi continuò nel suo tempo libero), agli inizi degli anni Novanta il mondo ha avuto i primi LED a luce blu, spianando la strada ai LED a luce bianca e quindi alla rivoluzione dell'illuminazione che vediamo procedere sotto i nostri occhi. Visto il massiccio impiego di illuminazione LED in tutto il mondo, la premiazione di Akasaki, Amano e Nakamura avviene quindi nel pieno spirito del testamento di Alfred Nobel, il quale voleva che la sua eredità fosse distribuita, in forma di premi annuali, a coloro che «hanno dato il maggior beneficio all'umanità».  
 
 Il tweet inviato dall'account twitter del premio
  Immagine box: PiccoloNamek via Wikimedia Commons Immagine in apertura: Fondazione Nobel
led
led lighting
nobelprize2014-phy
nobelprize2014-phy
800px-RBG-LED

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento