Aula di scienze

Aula di scienze

Persone, storie e dati per capire il mondo

Speciali di Scienze
Materie
Biologia
Chimica
Fisica
Matematica
Scienze della Terra
Tecnologia
I blog
Sezioni
Come te lo spiego
Science News
Podcast
Interviste
Video
Animazioni
L'esperto di matematica
L'esperto di fisica
L'esperto di chimica
Chi siamo
Cerca
Science News

Il Nobel per la Medicina 2015 premia la lotta ai parassiti

Il Nobel per la medicina quest'anno è andato ai tre scienziati William C. Campbell, Satoshi Omura e Youyou Tu, per l'impegno nella lotta alle filariasi e alla malaria, tra le più gravi malattie infettive umane.
leggi
Anche quest’anno, come nel 2014, sono 3 i vincitori del premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia, scelti fra una rosa di 327 candidati, di cui 57 nominati per la prima volta. Ne ha dato l’annuncio alle 11.30 di questa mattina il segretario del comitato del Nobel Urban Lendahl, nella tradizionale sede del Karolinska Institutet di Stoccolma. Metà degli 8 milioni di corone svedesi del premio (quasi 900 mila euro) è stata assegnata all'irlandese William C. Campbell, che oggi lavora alla Drew University a Madison e al giapponese Satoshi Omura della Kitasato University, mentre l’altra metà se l’è aggiudicata la cinese Youyou Tu della China Academy of Traditional Chinese Medicine.

 La proclamazione dei vincitori del Nobel per la Medicina 2015 (immagine: AFP/La Stampa)  

Campbell e Omura: guerra aperta alle filariasi

Tutti e tre gli scienziati hanno fornito contributi fondamentali alla lotta di gravi parassitosi che affliggono ogni anno centinaia di milioni di persone, sviluppando farmaci ottenuti da principi attivi completamente naturali. Campbell e Omura hanno scoperto il principio attivo del farmaco Ivermectina, isolato dal batterio Streptomyces avermitilis, estremamente efficace contro alcune parassitosi causate da vermi nematodi conosciuti come filarie. Tra queste c'è l’elefantiasi o filariasi linfatica, provocata da tre specie di filaria trasmesse con la puntura di zanzare. I parassiti, che colpiscono ogni anno oltre 90 milioni di persone in tutto il mondo, si localizzano nei vasi linfatici causando ipertrofia dei tessuti sottocutanei, le cosiddette gambe d’elefante, da cui il nome comune della malattia.

Gli effetti della filariasi linfatica, o elefantiasi (immagine: Wikimedia Commons)
L’oncocercosi o cecità fluviale è invece dovuta al nematode Onchocerca volvulus trasmesso con la puntura di un moscerino ematofago della famiglia Simuliidae che vive lungo i corsi d’acqua (da cui il nome cecità fluviale) di Africa, America Latina e Yemen. I parassiti possono localizzarsi a livello oculare e rendono cieche milioni di persone ogni anno (in totale sono circa 18 milioni le persone colpite). Trattamenti di massa con il nuovo farmaco Ivermectina - che blocca il ciclo vitale del parassita - hanno ridotto drasticamente la morbilità della malattia, proteggendo le popolazioni a rischio. Il farmaco trova largo impiego anche in campo veterinario per combattere le filariasi degli animali domestici.

Youyou Tu: una vita contro la malaria

Youyou Tu, dodicesima donna e primo scienziato cinese in assoluto a ricevere il Nobel per la medicina, ha invece scoperto le proprietà antimalariche dell’artemisinina, un principio attivo estratto dalla pianta Artemisia annua. Il trattamento che ne è derivato è considerato uno dei più importanti traguardi della biologia sintetica (ne abbiamo parlato in 4 passi nella Biologia Sintetica).
Un programma di vaccinazione di massa in Etiopia per il controllo della malaria e altre malattie tropicali (immagine: flickr.com)
La malaria, causata da vari protozoi del genere Plasmodium trasmessi con la puntura di zanzare, colpisce ogni anno oltre duecento milioni di persone e provoca oltre più di mezzo milione di morti, attestandosi come la più micidiale parassitosi umana e la seconda malattia infettiva per mortalità dopo la tubercolosi. Il farmaco prodotto grazie ai lunghi anni di studi della Tu ha ridotto i casi di malaria dal 20 al 30%, salvando la vita a milioni di persone.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili (in inglese) sul sito della Nobel Foundation a questo link.
  Immagine box in homepage: Nobel Foundation  
N32MO7BQ-kF1H-U10601585208657DHG-700x394@LaStampa.it
1444040744_nobel-medicina
5815109843_575394e6d4_z
CQiydWDUYAElMjs
1280px-Elephantiasis

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento