Da Hollywood al laboratorio
Ricordate Contagion? Il film del 2011 di Steven Soderbergh su una terribile pandemia è un esempio da manuale di come il cinema possa intrattenere e, allo stesso tempo, essere scientificamente accurato. In Canada la promozione del film è stata particolarmente originale: le vetrine di Toronto sono diventate giganteschi terreni di coltura. Di giorno in giorno gli incuriositi passanti assistevano alla crescita di funghi e batteri che, inoculati ad arte sulla superficie, rivelano il titolo del film. Questa geniale idea di marketing ha ispirato il Professor Roy Kishony (Technion-Israel Institute of Technology/Harvard Medical School) a realizzare un innovativo esperimento per l'antibiotico resistenza recentemente pubblicato sulla rivista Science. Invece di far crescere i batteri (Escherichia coli) nelle classiche piastre Petri, Kishoni e colleghi hanno realizzato una versione extralarge: 120 per 60 cm, capace di contenere ben 14 litri di agar, la gelatina usata per coltivare questi microorganismi. I ricercatori hanno battezzato questo strumento MEGA (Microbial Evolution and Growth Arena), e il nome non potrebbe essere più appropriato. MEGA è infatti suddivisa in 9 sezioni: nelle due più esterne si trova solo del normale terreno di coltura, ma spostandosi verso il centro i batteri incontrano un antibiotico, e continuando a spostarsi verso il centro la concentrazione aumenta di dieci volte rispetto alla sezione adiacente. La sezione centrale contiene quindi un antibiotico a una concentrazione 1000 volte superiore a quella di partenza.
Lo spettacolo dell'evoluzione



