Batteri particolari
Il motore a evaporazione sfrutta le caratteristiche di un materiale presente in natura: le endospore dei batteri. Quando ci sono condizioni ambientali sfavorevoli, il microorganismo del suolo Bacillus subtilis forma una endospora, cioè una struttura molto resistente, priva di attività metabolica, una «capsula di salvataggio», dove il batterio archivia il suo DNA e altre molecole fondamentali in attesa di giorni migliori. Il batterio può rimanere in questo stato per un tempo indeterminato, anche secoli o millenni, in attesa di giorni migliori. Le endospore cambiano rapidamente forma in risposta ai cambiamenti di umidità e un gruppo di scienziati alla Columbia University (USA) ha cominciato a costruire dei prototipi che sfruttano questa caratteristica per imbrigliare l'energia dell'evaporazione. Incollando le spore ad altri materiali, i ricercatori hanno escogitato meccanismi mossi unicamente da cicli assorbimento e disseccamento. Di seguito alcuni esempi dei motori ottenuti dagli scienziati e descritti nel 2015 su Nature Communications.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=92&v=d_VkSPV7d2I
Un potenziale da sfruttare?
Gli attuali prototipi stanno nel palmo di una mano e possono produrre al massimo poche decine di microwatt. Ma mentre alla Columbia i ricercatori continuano a cercare soluzioni più efficienti, hanno anche cominciato a pensare in grande. Se fosse possibile utilizzare a piacere gli specchi d'acqua americani, quanta energia si potrebbe produrre ricoprendoli con dispositivi simili?



