La litosfera terrestre è divisa in 20 placche, di cui 7 hanno dimensioni notevoli (Immagine: Wikimedia Commons).
All'origine dei movimenti di subduzione
I fenomeni geologici illustrati dalla tettonica delle placche descrivono con accuratezza i processi che hanno plasmato la superficie della Terra per milioni di anni: gli stessi che ancora oggi contribuiscono a rimodellarla. Rimane tuttavia inspiegabile come i primi movimenti della litosfera abbiano preso avvio. Attualmente, il fenomeni di subduzione sono descritti come un gioco di forze, in cui la spinta di una placca tettonica va ad agire su una zona "debole" della litosfera terrestre. Entrambe queste variabili - la spinta e la fragilità della litosfera - sono però conseguenze dei movimenti delle placche e non possono essere chiamate in causa nello scenario di un pianeta giovane, ancora in formazione, in cui nessuna di queste forze era ancora attiva. I movimenti di subduzione che hanno dato origine alla tettonica terrestre devono dunque aver avuto caratteristiche completamente diverse da quelli attuali: ma quali? Per superare questo impasse, i ricercatori hanno ipotizzato che, anche in assenza di movimenti tettonici, i primi fenomeni di subduzione possano aver avuto origine in corrispondenza dei cosiddetti plumes, un termine inglese con cui vengono designati i pennacchi e le colonne di materiale fuso che risalgono dal mantello. Per dimostrare questa ipotesi, è stato messo a punto un modello tridimensionale, che tenesse conto delle forze termiche e meccaniche in gioco. La verifica, eseguita sui fenomeni che si possono ancora oggi osservare sul pianeta Venere, sembra dar ragione a questa intuizione e fornisce per la prima volta una spiegazione plausibile dell’origine dei movimenti di subduzione della litosfera terrestre.La superficie di Venere non presenta la suddivisione in placche tipica della litosfera terrestre, ma fornisce un buon modello per studiare le origini del nostro Pianeta (Immagine: Wikimedia Commons).