Un’immagine di Fukushima che mette in evidenza la vicinanza dei reattori all’oceano
I risultati I risultati sono di una catastrofe ambientale peggiore di Chernobyl per la quantità di scorie riversate nelle acque dell’oceano, anche perché la centrale di Fukushima sorge proprio su una baia, mentre quella di Chernobyl si trova nell’entroterra. I livelli di inquinamento più alti sono stati registrati dopo circa un mese dall’incidente, nel mese di aprile. A maggio sono calati di 1000 volte, rimanendo comunque molto elevati anche nei mesi successivi. Le fonti di contaminazione Le fonti di contaminazione radioattiva sono diverse: oltre allo sversamento dai reattori, allo stoccaggio di scorie in contenitori non ermetici, anche la falda acquifera sotto la centrale e i sedimenti di roccia e sabbia dei dintorni hanno accumulato molte radiazioni e ora le rilasciano nelle acque circostanti.In rosso la scia radioattiva e in bianco i siti di prelievo dei campioni di acqua (Immagine: WHOI)
Il sottosuolo oceanico Proprio lo studio di Buesseler, pubblicato su Environmental Science & Technology, ha messo in evidenza che i livelli di radioattività rilevati attorno a Fukushima non rappresentano un problema diretto per la fauna marina o per l’uomo. Tuttavia la capacità di accumulo di isotopi radioattivi da parte del sottosuolo oceanico è sicuramente una fonte di preoccupazione. «Non sappiamo come questo possa influenzare la vita marina bentonica alla lunga, e con un’emivita per alcuni radioisotopi di 30 anni, l’accumulo di Cesio137 nei sedimenti del sottosuolo e a livello di acque del fondo potrebbe essere un problema per i decenni a venire», ammette lo stesso ricercatore. -- Per approfondire l’argomento su Aula di Scienze: Speciale terremoto in Giappone Speciale Giappone - Per approfondire: incidente nucleare di Fukushima Abitare vicino al reattore Il futuro dei giapponesi