Confronto tra la cresta ossea pienamente sviluppata sul cranio di un adulto Parasaurolophus e l’abbozzo appena visibile presente sulla fronte di Joe (immagine: dinosaurjoe.org)
Un altro aspetto interessante riguarda lo sviluppo dell’osso cavo in cima al cranio. Nonostante la giovane età, Joe presenta già un abbozzo di quello che costituirà l’osso ricurvo della cresta: un elemento che non ha mancato di stupire gli scienziati, visto che lo sviluppo di simili strutture, in altre specie di dinosauro, avviene in tempi più lunghi. Uno sviluppo tanto precoce potrebbe sottolineare l’importanza della cresta non solo come elemento “ornamentale”, ma anche come importante sistema di comunicazione. Il suono emesso dalle piccole creste degli esemplari come Joe doveva avere una tonalità più alta, permettendo così di distinguere gli esemplari più giovani dai più anziani.
Il fossile ritrovato non è solo il più piccolo mai rinvenuto: è anche il più accessibile dal punto di vista digitale. Le scansioni tridimensionali di tutto il fossile sono liberamente consultabili sul sito dedicato al baby dinosauro Joe, dinosaurjoe.org, dove è anche possibile scoprire tutti i dettagli sul suo ritrovamento.
Joe, il baby dinosauro riportato alla luce da un liceale
In un'area già passata al setaccio da paleontologi professionisti, uno studente liceale ha rinvenuto un preziosissimo reperto: l'esemplare, un adrosauro vissuto sette milioni e mezzo di anni fa, rappresenta il fossile più completo di baby dinosauro mai rinvenuto finora.