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La batteria del cellulare carica in 30 secondi grazie a una studentessa

La Intel Science and Engineering Fair ha premiato una studentessa californiana per aver sviluppato un supercondensatore che potrebbe risolvere i problemi di batteria dei cellulari
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La Intel Science and Engineering Fair ha premiato una studentessa californiana per aver sviluppato un supercondensatore che potrebbe risolvere i problemi di batteria dei cellulari

Chi possiede uno smartphone lo sa bene: la batteria sembra non bastare mai. Questo accade perché il nostro telefono oramai è un piccolo computer portatile che consente di collegarsi a internet, controllare la posta elettronica e accedere a migliaia di servizi on line. Tutto questo ha un costo in termini di consumo di energia e più usiamo lo smartphone per attività di diverse dalle telefonate e dai messaggi di testo, più la batteria si scarica velocemente. Non sarebbe quindi molto comodo che una carica completa si potesse effettuare in mezzo minuto?

Secondo quanto proposto da Eesha Khare si tratta di una eventualità non troppo lontana nel futuro, grazie al nuovo supercondensatore che ha ideato. Si tratta di un componente estremamente piccolo, e può quindi essere tranquillamente alloggiato all’interno di un telefono portatile, ma ha la caratteristica di poter immagazzinare enormi quantità di energia in brevissimo tempo. Ma le notizie positive non finiscono qui, perché secondo quanto ha dichiarato ai media americani Eesha Khare, il suo supercondensatore può essere ricaricato 10.000 volte contro i 1.000 cicli di batteria che garantiscono le migliori batterie attualmente in commercio.

Just Eighteen
Per queste scoperte, Eesha Khare ha ricevuto il 17 maggio scorso un assegno da 50 mila dollari da Intel, all’interno dell’annuale fiera dedicata alla scienza e all’ingegneria che il produttore di chip organizza e che premia i migliori progetti scientifici degli studenti delle scuole superiori. Sì, perché Eesha Khare ha solo 18 anni e non ha ancora terminato le scuole superiori e spera che il danaro vinto le possa garantire un buon college. Gli altri premi sono andati al diciannovenne rumeno Ionut Budisteanu, per aver utilizzato l’intelligenza artificiale per sviluppare un modello di una automobile low-cost che si guida da sola, e al diciassettenne americano Henry Lin che ha lavorato su enormi quantità di dati riguardanti gli ammassi di galassie e ha realizzato una simulazione al computer che ha fornito nuove informazioni  agli scienziati del settore.

L’anno scorso è stato il momento di gloria di Jack Andraka che ha sviluppato un innovativo ed economico test per individuare il tumore al pancreas negli stadi precoci, ora è il momento di Eesha da Saratoga (California) che qui sotto potete vedere intervistata dalla sezione di San Francisco della CBS

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