Con i suoi 26 metri di lunghezza e 60 tonnellate di peso, Dreadnoughtus schrani è uno dei più grandi titanosauri rinvenuti e quello con lo scheletro più completo (Immagine: Mark A. Klingler, Carnegie Museum of Natural History).
Lo scheletro di Dreadnoughtus schrani (in bianco le parti ritrovate), con le principali ossa e una sezione istologica, a confronto con le dimensioni umane (Immagine: Scientific Reports)
Degli altri giganti, come Argentinosaurus e Futalognkosaurus sono stati trovati infatti solo pochi frammenti ossei, anche se talmente grandi da far ipotizzare pesi tra le 80 e le 100 tonnellate. «Dreadnoughtus schrani era davvero enorme,» ha affermato lo scopritore Kenneth Lacovara, professore associato presso l’università di Drexel. «Pesava quanto una dozzina di elefanti africani o più di sette T. rex. Incredibilmente, lo scheletro mostra che quando questo esemplare morì, non aveva ancora finito di crescere.»
I titanosauri, i più grandi animali terrestri finora scoperti, popolavano i continenti meridionali durante gli ultimi 30 milioni di anni dell’era mesozoica. Troppo grandi per qualsiasi predatore (tranne forse pochi carnivori giganti capaci di cacciare in gruppo), non avevano una vita molto movimentata. Per sostentare i loro corpi grandi come case, trascorrevano l’intera giornata a decespugliare felci arboree e altre piante, che raggiungevano comodamente piegando a destra e a sinistra i loro lunghissimi colli, e spostandosi probabilmente solo di pochi passi in un'ora.
Immagine Banner in evidenza: Scientific Reports
Immagine Box: Mark A. Klingler, Carnegie Museum of Natural History