Un genoma bello grosso
Sequenziare il genoma della zecca dei cervi non è stata impresa facile. I ricercatori, infatti, si sono trovati di fronte un genoma complesso e di grandi dimensioni, uno dei genomi di artropode più grande conosciuto ad oggi. La ragione di queste dimensioni generose è da ricercare soprattutto nel grande numero di sequenze ripetitive di DNA presenti negli introni analizzati. Confrontando il genoma di questa zecca con quello di altri artropodi e animali è emersa un'altra particolarità. L'organizzazione "architettonica" dei geni di zecca è molto più simile a quella dei mammiferi piuttosto che a quella degli insetti e questo suggerisce che, mentre gli insetti hanno subito numerosi cambiamenti nella struttura dei loro esoni e introni, i geni dei mammiferi e quelli di zecca hanno mantenuto una struttura genetica più simile a quella dell'antenato comune a tutti gli animali.Un problema di salute pubblica
La zecca dei cervi deve la sua popolarità alla malattia che diffonde, identificata negli anni '70 negli Stati Uniti nell'area di Lyme (nel Connecticut, nel nordest della nazione), dalla quale ha preso il nome. La malattia di Lyme è causata da un batterio appartenente alla famiglia delle spirochete, il Borrelia burgdorferi (qui un bell'articolo del New York Times dedicato al suo scopritore, Willy Burgdorfer), che vive da parassita nell'organismo delle zecche, che a loro volta possono trasmetterlo all'uomo e ad altri animali. L'infezione avviene quando la zecca, per nutrirsi del sangue della sua vittima, pratica una piccola ferita sulla cute nella quale riversa saliva infetta. Nonostante non sia fatale, la malattia di Lyme può trasformarsi in un'infezione debilitante con conseguenze croniche se non trattata tempestivamente, cosa piuttosto difficile dato che i suoi sintomi iniziali si confondono spesso con quelli di una comune influenza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che solo in Europa siano circa 85.000 i nuovi casi registrati ogni anno, mentre negli Stati Uniti, dove la malattia è endemica in ormai 15 stati, si pensa possano essere oltre 300.000.Eritema cutaneo "a bersaglio" o ad "occhio di bue" tipico delle fasi iniziali della malattia di Lyme. (Immagine: Wikipedia)