La colonia di pinguini di Magellano a Punta Tombo, in Argentina, è la più grande del mondo (Immagine: Wikimedia Commons)
Stessa spiaggia stesso mare... e stesso nido
Ma non dobbiamo immaginarci un’immensa orgia: come tutti i pinguini anche quello di Magellano è strettamente monogamo e le coppie restano insieme per tutta la vita, che può superare i 20 anni. Molti individui, perciò, sono diventati di famiglia per Dee Boersma e i suoi collaboratori, che dal 1982 trascorrono ogni estate australe in loro compagnia. Per fortuna dei biologi, ogni coppia è fedele anche al proprio nido, scavato nel terreno: anno dopo anno, ritornano a occupare sempre lo stesso, come fanno le rondini. In questo modo è più semplice localizzare e riconoscere i singoli individui e studiare la loro discendenza. Grazie all’applicazione di fascette metalliche identificative alle ali-pinne dei nuovi nati, i ricercatori hanno potuto ricatturarli e misurarne le caratteristiche fisiche negli anni successivi.
Un pinguino marchiato dai ricercatori con una fascetta metallica applicata all'ala, per consentirne il riconoscimento (Immagine: Dee Boersma)
Pinguini di tendenza (evolutiva)
«Abbiamo scelto le caratteristiche che potrebbero essere importanti per il successo dei singoli pinguini, come le dimensioni del corpo e la lunghezza del becco», ha detto Boersma. «E una volta che abbiamo avuto generazioni di dati tracciabili per gli individui e i loro discendenti, ci siamo chiesti: quali di questi tratti cambiano nel corso del tempo?». I ricercatori hanno potuto riscontrare tendenze evolutive in maschi e femmine dei pinguini in sette dei 28 anni compresi nello studio. È probabile che in realtà la selezione naturale abbia agito su questi tratti ogni anno, ma l’estrema variabilità delle condizioni ambientali a Punta Tombo determina oscillazioni nella "direzione" di selezione troppo ampie per un periodo di "appena" 28 anni. In altre parole serviranno altri anni o forse decenni di studio per vederci chiaro. Intanto, nei sette anni in cui la selezione naturale ha operato in maniera chiara, i ricercatori hanno registrato un maggior successo riproduttivo dei maschi più grandi negli anni di magra, quando le risorse scarseggiavano. Nelle femmine, la selezione agisce su tratti come la misura del piede, del becco e le dimensioni del corpo, ma a differenza dei maschi non sembra correlata alle condizioni ambientali.
Una coppia di pinguini di Magellano nei pressi del nido (Immagine: Wikimedia Commons)