I pochi geni costitutivi dell'X
Già nel 2002 gli scienziati avevano scoperto che il cromosoma X umano contiene quasi solo geni attivi in un piccolo numero di tessuti, e pochissimi geni costitutivi (in inglese housekeeping genes), che invece presentano livelli elevati di trascrizione e traduzione. Le ragioni di questa insolita composizione, tuttavia, rimanevano un mistero.
Una fotografia al microscopio elettronico che mostra il cromosoma sessuale X (a sinistra) accanto al ben più piccolo Y. I ricercatori hanno scoperto che i suoi geni sono molto meno espressi di quelli che risiedono su altri cromosomi (immagine: MIT)
Ora però ricercatori delle Università di Bath e di Uppsala, insieme ai membri del consorzio FANTOM, hanno fornito una semplice spiegazione. In uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Biology hanno ricostruito l’evoluzione del cromosoma X, identificando i geni che via via l’hanno colonizzato e quelli che invece sono migrati su altri cromosomi.
Questione di espressione
Per farlo hanno analizzato il più grande compendio al mondo di dati sull’attività dei geni (espressione genica), ovvero The Encyclopedia of DNA Elements (ENCODE) e il Functional Annotation of the Mammalian Genome (FANTOM5). Questi dati hanno permesso di confrontare l’attività sul cromosoma X rispetto a quella su altri cromosomi. Il primo risultato importante è che il picco di espressione genica sull’X è meno della metà di quello di altri cromosomi presenti in due copie funzionali. Questo potrebbe sembrare un paradosso: mentre gli altri cromosomi operano in coppia, cioè ci sono due copie di ogni gene in ogni cellula, l’X fa tutto da solo. A rigor di logica, quindi, il carico di lavoro dei suoi geni dovrebbe essere piuttosto elevato, ma non è così.
Il consorzio ENCODE (Encyclopedia of DNA Elements) è una collaborazione internazionale di gruppi di ricerca finanziati dal National Human Genome Research Institute (NHGRI). L'obiettivo di ENCODE è quello di costruire un catalogo degli elementi funzionali nel genoma umano (immagine: encodeproject.org)