Il cranio di un essere umano moderno (a sinistra), confrontato con quello di un Neanderthal (a destra), mostra una caratteristica anatomica unica: un mento all'estremità della mandibola (immagine: Tim Schoon, University of Iowa)
Meno cranio, più mento
Qual è allora la funzione del mento secondo i ricercatori? Nessuna, o meglio, la sua comparsa sarebbe il risultato di una generale riduzione della faccia nell’uomo moderno (nei Neanderthal per esempio è più grande del 15 per cento). Via via che le ossa facciali diventavano più esili, il mento è diventato sempre più sporgente ed evidente, cambiando per sempre la geometria del nostro viso.
Studi precedenti hanno correlato la riduzione delle ossa facciali al cambiamento dello stile di vita dei nostri antenati, da cacciatori raccoglitori nomadi a residenti in gruppi sempre più numerosi. La pacifica convivenza, tutt’altro che scontata, avrebbe richiesto un controllo dell’aggressività conquistato riducendo i livelli ormonali di testosterone. Come conseguenza secondaria, il nostro cranio sarebbe diventato meno massiccio, spianando la strada all’evoluzione del mento.
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L'originalità del mento
Il mento è una caratteristica esclusiva dell'uomo moderno, assente nei nostri antenati, negli altri ominidi e nel resto dei primati. Una nuova ricerca fa luce sulla sua comparsa.