I banded iron bed (orizzonti ferriferi a bande), come questo situato nel Karijini National Park in Australia, sono una testimonianza della precipitazione di ossidi ferrosi - magnetite o ematite, alternate a letti di selce e argilla - in seguito al rilascio di ossigeno da parte dei primi cianobatteri fotosintetici (Immagine: Wikimedia Commons).
I minerali rari sono più numerosi di quelli comuni
I minerali tuttavia non sono uniformemente distribuiti sulla superficie della Terra. Utilizzando modelli statistici e database mineralogici, i ricercatori hanno scoperto che la probabilità che un minerale sia presente in una sola località è molto alta, circa il 22%, e la probabilità di trovarlo in un numero di luoghi compreso tra 2 e 10 è di circa il 65%. La rarità è quindi più la regola che l’eccezione. Tant’è vero che secondo i geologi mancano all’appello ancora 1500 minerali che attendono di essere scoperti, e centinaia di altri sono stati distrutti per sempre dall’erosione, dalla subduzione e da altri fenomeni geologici durante le ere passate.
La painite (qui tagliata in gemma) fu scoperta in Myanmar nel 1950 ed è uno dei minerali più rari del mondo. Il suo prezzo si aggira sui 60 000 dollari per carato (Immagine: dragkamen.ru).