Una zuppa frutto di fluttuazioni quantistiche
Quanti sono gli stati della materia? I più conosciuti ovviamente sono lo stato solido, liquido e gassoso, ma addentrandosi nel mondo della meccanica quantistica, oppure osando condizioni "estreme" di temperatura o pressione, ecco che compaiono altri stati, decisamente meno conosciuti. Lo stato superliquido, il plasma, lo stato colloidale, il condensato di Bose-Einstein: sono solo alcuni esempi delle numerose configurazioni che può assumere la materia. Dalle pagine di Nature Materials arriva la notizia della scoperta di un nuovo stato, il quantum spin liquid (QSL) o, per dirla all'italiana, il liquido quantistico di spin. Per capire di cosa si tratta, dal momento che non è certo uno stato della materia "tangibile" o facilmente osservabile nella quotidianità, bisogna fare uno sforzo di astrazione e coinvolgere lo spin degli elettroni. Lo spin è una proprietà intrinseca delle particelle che si può paragonare a un movimento di rotazione attorno ad un asse. Gli elettroni sono dotati anche di una carica elettrica quindi questo movimento, simile a quello di una trottola, conferisce loro anche le proprietà di una piccola calamita. In un normale materiale magnetico, infatti, gli elettroni si comportano proprio come le piccole barre magnetiche di una bussola. A temperature sufficientemente basse gli elettroni si "allineano" in modo tale da orientare tutti lo stesso polo nella stessa direzione. In un materiale che si trova nello stato di liquido quantistico di spin, invece, questo non avviene. Anche a temperature vicine allo zero assoluto gli elettroni non si allineano ma assumono piuttosto una disposizione disordinata definita dai fisici "zuppa di entanglement" frutto di fluttuazioni quantistiche. La vera novità osservata dai fisici è il prodotto del bizzarro comportamento degli elettroni nello stato di QLS. Il processo al quale vanno incontro in questo particolare stato della materia, definito "frazionalizzazione", da origine ai leggendari fermioni di Majorana. Si tratta della prima volta che queste particelle vengono osservate in un materiale reale.Un nuovo stato della materia dove si nascondono i fermioni di Majorana
Essendo uno stato della materia nuovo di zecca, gli scienziati dell'Oak Ridge National Laboratory, in Tennessee (USA), non avevano proprio idea di come cercare i fermioni di Majorana nel quantum spin liquid. La domanda di partenza era proprio: «se potessimo svolgere esperimenti su un quantum spin liquid, cosa dovremmo osservare?». L'unico indizio prettamente teorico era dato da uno studio di Johannes Knolle, del Cavendish Laboratory di Cambridge, coautore anche di quest'ultimo studio, che nel 2014 aveva predetto l'aspetto delle "impronte" che i fermioni di Majorana avrebbero dovuto lasciare in un liquido quantistico di spin. Con quest'unica informazione a supporto, gli scienziati hanno irraggiato dei cristalli di tricloruro di rutenio (RuCl3) con un fascio di neutroni osservando le tracce che il loro passaggio attraverso questo materiale lasciavano su di uno schermo. Se si fosse trattato di un normale magnete, le tracce avrebbero avuto un'aspetto conosciuto ai ricercatori, ma quello che hanno potuto osservare non era simile a nulla di noto ma, piuttosto, coincideva con le previsioni teoriche che Knolle aveva fatto qualche anno prima. Questa è stata la prova che serviva per poter dichiarare di essere di fronte al nuovo stato della materia ipotizzato e che, proprio in questo stato, si possono osservare i fermioni di Majorana.
L’eccitazione con neutroni d’un liquido di spin in un reticolo a nido d’ape. Immagine: Genevieve Martin, Oak Ridge National Laboratory