Ossitocina o "l’ormone dell'amore"
L’ossitocina, il primo ormone peptidico ad essere sequenziato, deriva il proprio nome dalla parola ōkytokínē, un termine che in greco significa 'nascita rapida'. Si tratta infatti di un ormone che viene rilasciato in grandi quantità proprio in prossimità della nascita: la sua azione favorisce le contrazioni e la dilatazione della cervice uterina – agevolando così la nascita del bambino – e la produzione di latte dalle ghiandole mammarie. Ma l’ossitocina è conosciuta da molti anche con il soprannome di "ormone dell'amore" per la sua funzione regolatoria nell’accoppiamento, nell’orgasmo e nella manifestazione di comportamenti materni e di cura della prole. Lo studio dei ricercatori israeliani sembra però aggiungere un’ulteriore ruolo alla lunga lista di funzioni in cui l’ossitocina prende parte: per comprenderlo appieno è però necessario penetrare all’interno della scatola cranica, lì dove – alla base dell’ipotalamo – giace la ghiandola pituitaria.
La ghiandola pituitaria, o ipofisi, è localizzata alla base del cervello sotto l'ipotalamo, come indicato dalla freccia (Immagine: Wikimedia Commons)